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Antonio Conte lo aveva chiesto sin dal suo arrivo a Milano: voleva Romelu Lukaku per la sua Inter. Una scelta chiara e decisa. Il belga, infatti, può fare la differenza nel campionato italiano, come spiega il Corriere dello Sport: "Romelu non è solo un numero 9 d’area, uno di quelli che si muovono poco e che aspettano che la squadra costruisca le occasioni per poi finalizzarle. Lukaku è anche una prima punta che partecipa alla manovra, che è abile a fare da sponda, ma soprattutto che dà una mano in fase di pressing. E’ un "tir" che va addosso ai difensori, che li costringe a scaricare palla in fretta e a volte a sbagliare l’impostazione, un elemento chiave per il recupero “alto” della palla anche se poi non è lui stesso a rientrarne in possesso. [...] Un bomber destinato a fare la differenza anche con la sua tecnica perché chi lo conosce bene sa che è pure abile nel cercare l’ultimo passaggio".
Tanto sacrificio e soprattutto i gol. Conte voleva Lukaku già dai tempi del Chelsea, nel 2017: "Conte lo voleva perché nella squadra dei suoi sogni, una formazione feroce e capace di attaccare gli altri appena rimettono il pallone in gioco dal basso, c’è bisogno di un centravanti che sappia sacrificarsi e creare difficoltà alla costruzione del gioco avversario. Con il tecnico pugliese chi sta là davanti deve essere il primo a difendere. [...] Con l’ex Everton in avanti, nei rari momenti in cui l’Inter deciderà di non costruire, ma si affiderà a lanci lunghi, avrà un 9 capace di allargare i gomiti per difendere la sfera e di far salire i compagni. Un’alternativa tattica non di poco conto. Conte però gli chiederà soprattutto di segnare molto, come è successo all’Everton e un po' meno allo United. Di certo, in attesa della prova del campo, Lukaku per l'Inter sembra perfetto".
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