- Squadra
- Calciomercato
- Coppa Italia
- Video
- Social
- Redazione
primo piano
L'Inter è sempre più vicina alla grande impresa: riportare lo scudetto a Milano e tornare a vincere un trofeo dopo ben dieci anni. E il grande architetto di questa cavalcata è sicuramente Antonio Conte, che, come scrive il Corriere dello Sport, ha davvero stravolto l'ambiente nerazzurro: "La Conteide interista è ricca di didascalie. Perché, come ha detto VotAntonio dopo la partita con il Sassuolo, «sull’Inter non si vede l’ora di buttare tutta questa negatività». A Conte ha subito dato fastidio il senso interista per la magnificazione della pazzia.
Pur parlando di Conteide, cioè di un poema omerico, con tutti gli elementi specifici di questo tipo di narrazione, dall’eroe all’antagonista, al nemico - per Conte imprescindibile - l’allenatore ha sempre mal sopportato l’idea del fato avverso. «Siamo arbitri del nostro destino» ha ripetuto anche ieri. La follia ha tentato di cancellarla, cominciando proprio dall’inno “Pazza Inter”, che in questi giorni di scudetto incombente sta per essere sostituito definitivamente, malgrado l’opposizione dei tifosi nostalgici. L’idiosincrasia per il concetto di pazzia è in linea con l’ideologia contiana".
© RIPRODUZIONE RISERVATA