"La coppia Calaiò-Reginaldo suona come la più sgangherata di questa lista, ma è stata anche tra le più strane e divertenti. Emanuele Calaiò, detto “L’arciere”, che a 28 anni stava meglio in Serie B che in Serie A; Reginaldo che faceva parte di quella strana categoria di attaccante misteriosamente repellenti al gol. A fine anno segneranno 25 gol in 2, 18 Calaiò e 7 Reginaldo, che del resto partiva lontano dalla porta e lavorava tanto per la squadra. Il brasiliano a dire il vero spesso partiva esterno a centrocampo e quindi più che di una coppia dovremmo parlare di un quartetto d’archi, peraltro raffinatissimo, a cui aggiungere Salvatore Mastronunzio, detto “La vipera” e Marcelo Larrondo, protagonista di una delle carriere più incomprensibili di sempre (oggi gioca in Cile ma è di proprietà del River Plate). Per favorire la loro convivenza in quella stagione Conte passò sporadicamente al 4-3-3, che a ripensarci oggi non ci si crede", scrive Ultimo Uomo.
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