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Per l'Inter ieri è stato il giorno della ripresa. Sarà un anno importante per i nerazzurri, Conte conosce bene la squadra aspetta rinforzi, ma dovrà inventarsi qualcosa per rendere imprevedibile la sua formazione. I nuovi arrivi daranno una mano, ma il tecnico dovrà lavorare su qualche variante.
"Non è la classica estate che permette di fare prove e lavorare a lungo sui concetti di base. Sarà necessario partire dai vecchi “canovacci”, e quindi il 3-5-2 resterà il modulo iniziale. Dopo il lockdown Conte presentò la variante col trequartista (3-4-1-2) che, pagato un iniziale dazio agli equilibri, garantì maggiori soluzioni offensive. In Europa è stato poi “panchinato”, ma nel book tattico resterà. Attualmente i giocatori che possono occupare quella casella di rifinitore sono molteplici e dalle caratteristiche diverse.
Eriksen, per cui la modifica sembrava essere stata concepita, ma anche il recuperato Sensi, il prossimo arrivo Vidal e, al momento, il “cavallo di ritorno” Nainggolan.
Un’abbondanza che rende possibile pensare anche allo schieramento con due trequartisti (3-4-2-1) che fece la fortuna del suo Chelsea. Verrà buono sia per sconvolgere i piani difensivi degli avversari che per garantire riposo agli attaccanti titolari, specie se la quarta punta alternativa alla Lu-La e a Sanchez sarà di “tono minore”. Partendo dalla stessa struttura, dalla difesa a tre, dagli automatismi sulle fasce si potrebbe così “triplicare” l’Inter offensiva, rendendola meno prevedibile", spiega La Gazzetta dello Sport.
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