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Venerdì sera l'Inter ospiterà a San Siro la Roma di Fonseca in una gara molto complicata. Si sfidano due tra le formazioni più in forma del momento, con la formazione di Conte che vuole mantenere il primo posto conquistato nel passato week end. In estate Inter e Roma si sono affrontate sul mercato per Dzeko, ma prima ancora anche per un altro obiettivo finito poi a Milano.
"È stato un duello a tratti feroce: sorpassi, allunghi, frenate e controsorpassi. Inter e Roma - venerdì rivali a San Siro - si sono sfidate a lungo per Antonio Conte, l’uomo che oggi ha portato i nerazzurri in testa alla classifica. E l’a.d. Marotta non ha avuto vita facile. Perché c’è stato un momento in cui l’attuale tecnico nerazzurro è stato davvero vicino a sedersi sulla panchina giallorossa", si legge su Gazzetta.it.
"Seconda metà aprile, la partita decisiva si è giocata in quei giorni. La Roma, con l’allora dirigente Francesco Totti e l’attuale a.d. Guido Fienga, incontrò Conte sottoponendo al tecnico il progetto sportivo. La fiducia era massima, la dirigenza romanista era convinta di avere in pugno il sì di Conte, tanto è vero che contemporaneamente lo stesso Luciano Spalletti - allora allenatore nerazzurro - aveva visto aumentare in maniera esponenziale le proprie chance di conferma. Ma dopo Inter-Juve - 27 aprile scorso - ecco l’accelerata decisiva targata Marotta: incontro con Conte, il tecnico che abbandona definitivamente l’idea Roma - lasciando di stucco i dirigenti giallorossi - e abbraccia il progetto Inter. Alla Gazzetta, pochi giorni dopo, il tecnico dichiarò in un’intervista: “Il mio prossimo club? Chi mi chiama sa che io devo avere la percezione di poter battere chiunque. Devo sentire che vincere è possibile. Altrimenti, senza problemi, posso continuare a restare fermo». Aveva già in testa l’Inter. E sapeva di poter arrivare a dare fastidio alla Juventus, proprio come sta avvenendo", aggiunge il portale del quotidiano.
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