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Inter, in Champions servono personalità ed esperienza. Conte ha l’antibiotico giusto per il Dortmund

Andrea Della Sala

In Champions il tecnico dell'Inter dovrebbe affidarsi all'esperienza di Asamoah e Godin

Dopo la vittoria con il Sassuolo, l'Inter deve trovare i primi tre punti anche in Champions League. Il secondo tempo dei nerazzurri non è affatto piaciuto a Conte che non accetta questi cali di tensione e ora vuole una prestazione importante contro il Dortmund. Per affrontare i tedeschi, il tecnico nerazzurro si affida a chi ha esperienza e personalità, come svela La Gazzetta dello Sport:

"La personalità e l’atteggiamento da grande squadra non si acquista sul mercato e si insegna a fatica, ma avere punti di riferimento in campo aiuta. In questo senso il rientro di Godin e Asamoah, domani contro il Borussia Dortmund, può essere un potente antibiotico di fronte ai primi segni di infezione: insieme hanno 89 presenze in Champions, sono il primo e il terzo più esperti (in mezzo c’è l’infortunato Sanchez). Lo Sceriffo ha guidato resistenze ad assalti ben peggiori e ha carisma e conoscenze per portarsi dietro, se non una squadra, almeno un reparto. Il ghanese è più silenzioso e meno guida, ma il suo ordine può contribuire alla causa. In Champions tornano loro due (per Bastoni e Biraghi) e al massimo ci sarà un terzo cambio (Vecino per Gagliardini). Non è tempo di rivoluzioni, ma di consolidamento: contro i tedeschi si alza l’asticella e nel girone europeo il tempo stringe".