Antonio Conte si è fermato ia microfoni di Inter TV dopo il pareggio con la Roma: "Non dimentichiamo che questa partita aveva un'indice di difficoltà molto levato, per di più veniva nel mezzo di una serie di partite giocate alle 21:45 contro una squadra che aveva riposato di più. Noi venivamo dalla trasferta di Ferrara. Non sono attenuanti ma in questo periodo la fatica inizia a farsi sentire. Ai ragazzi posso solo dire grazie. Sono ragazzi che iniziano a giocare partite con una pressione diversa rispetto al passato, hai bisogno quindi di abituarti e di convivere con questo tipo di pressione. Di fare per forza risultato. Siamo con 4 giornate di anticipo in Champions League, hai 14 punti di distacco su squadre attrezzate che come l'Inter volevano entrare nella top 4. Mi sorprende a volte come venga attaccata l'Inter, le altre squadre stanno lì dietro e nessuno dice niente. Tatticamente avevamo preparato la partita così, cercavamo di trovare il centrocampista libero. Saremmo dovuti essere più bravi a verticalizzare l'attacco delle punte doveva essere migliore. Ci vuole il movimento giusto e non in fuorigioco. Penso che al di là di tutto il tifoso interista deve essere orgoglioso di questa squadra. I numeri che sta facendo questa squadra sono importanti. Solo 4 sconfitte, la migliore difesa, il secondo migliore attacco. Ripeto, quando parli di 14 punti di distacco dalla Roma tutti pensano che sia una cosa normale. Non è una cosa normale. Era una squadra, come anche il Milan, che lottava per la top 4. Roma non si costruisce in un giorno. Bisognerà avere pazienza e capire che ci vorrà un po' di tempo per mettere delle basi solide. Mi auguro che tutti lo capiscano. Rimangono 4 partite e noi le affrontiamo al massimo sempre. Per vincere. La mentalità deve essere quella. Poi inevitabile che ci siano anche le avversarie. Qualche episodio un po' particolare, ma alla fine una partita equilibrata. Dobbiamo abituarci a giocare con questa pressione. Sicuramente l'episodio a fine primo tempo ci ha un po' innervosito, ho visto i ragazzi un po' nervosi nello spogliatoio. Dobbiamo imparare a gestire questi momenti e cercare di migliorare. Ragazzi eccezionali per l'abnegazione, la voglia e la determinazione. E anche la fatica a giocare ogni tre giorni, a tornare alle 4 di notte. Dispiace che ci siamo giocato una partita importante dopo un tour de force quando qualcun altro ha avuto un calendario più agevole".
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