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Dopo lo sfogo tempestoso arrivato alla fine della gara di Champions contro il Dortmund, è arrivato il momento di pensare al Verona. E nella conferenza stampa che precede la partita del Meazza contro il Verona, Conte ha chiarito il senso delle sue parole e della sua frustrazione. «A voi sembrava uno sfogo ma quello che ho detto ha un fondo costruttivo per cercare di riflettere su qualche errore fatto. Non ho additato nessuno e mi sono inserito in quella situazione. Certe cose le faccio per il bene della squadra, sono stato chiamato per cambiare giri al motore dopo gli ultimi nove anni e anche in privato i dirigenti riconoscono questa situazione», ha spiegato.
L'allenatore ha abbassato i toni dopo uno sfogo che rispetto ai tempi nei quali è arrivato sembrava sproporzionato. Ma chi ha deciso di portare sulla panchina dell'Inter proprio lui, sa che non si accontenta. Conte non è uno che rallenta, specie quando sa di poter centrare obiettivi che qualcuno vede lontanissimi ma lui sente che sono più vicini. Li fiuta e prova a prenderli, è quello che ha sempre fatto. E anche oggi ha dato fiducia ai suoi ragazzi: "Stanno facendo cose straordinarie". Non ha mai messo in discussione l'impegno di tutti. Ma lui ha messo il lavoro sul tavolo e lo ha portato sul campo, continua a ribadirlo. Tutti devono essere concentrati sull'Inter e gli errori fatti nella fase di programmazione devono essere in qualche modo riparati. Il club nerazzurro ha ripreso le parole dell'allenatore e ha messo un punto ad ogni questione con una frase in particolare: "Proseguiamo di nuovo insieme, solidi e uniti".
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