12 punti di vantaggio sulla seconda in classifica eppure, a giudicare dallo spazio che tra ieri e oggi gli è stato dedicato, questo 19° scudetto dell'Inter sembra quasi un dettaglio poco interessante (e un po' scontato) in un panorama più complesso. Può l'incertezza del futuro in casa Inter sminuire il trofeo appena sollevato al cielo? Fanno bene all'Inter a sottolineare quanto sia stato difficile conquistarlo. Fanno bene perché è l'estrema verità. I più attenti a ricordarlo sono ovviamente gli uomini di campo. E se nei giocatori prevale un'euforia comprensibile e una voglia di leggerezza più che meritata (sono loro che hanno disegnato questa impresa, partita dopo partita), chi quest'impresa l'ha progettata e difesa dietro le quinte non può dimenticare quanto sia costata. Parliamo di desideri, di notti insonni, di paure, di delusioni. Di non arrendersi. Mai. Di sfidare il destino. Sempre.
LA CELEBRAZIONE DI UN'IMPRESA
Inter, il prezzo di uno scudetto. Conte, Zanetti e Oriali? Il pensiero è unico
Quanto è costato lo scudetto all'Inter in termini di sacrifici, difficoltà superate e ostacoli? Tanto. Hanno provato a spiegarlo gli uomini di campo che questo scudetto se lo sono guadagnato partita dopo partita.
12 punti di vantaggio sulla seconda in classifica, dopo nove anni di dominio bianconero. Già un anno fa l'Inter di Antonio Conte ci va vicino. Ad un soffio dalla vetta. E' verso la fine del campionato scorso che la Juventus incomincia a mollare. L'Inter di quest'anno, invece, non molla la presa neanche dopo che la matematica l'ha consacrata. Conte tiene il gruppo sul chi va là e mantiene il controllo anche in presenza di fattori di disturbo (la cena di Lukaku, lo sfogo di Lautaro sostituito e poi sì ancora lui, il futuro tutto da decidere). Riduce il confronto con la stampa al minimo. Come già successo in passato, Antonio preferisce far parlare ciò che è incontrovertibile. Il campo. I risultati. Un trofeo che ritrova la magia e il cielo di San Siro (anche con i tifosi a distanza). E' per quei momenti lì che i vincenti si battono. Per quel fugace senso di gioia e conquista che dura sempre troppo poco, ma che quando ti raggiunge ti attraversa con ferocia. E ti cambia per sempre.
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12 punti di vantaggio sulla seconda in classifica e mille difficoltà. Lo dice Javier Zanetti, un uomo che nell'Inter ha trascorso la maggior parte della sua vita e che in questi due anni è stato profondamente vicino a Conte e alla squadra. Lo dicono i loro abbracci e le loro parole, complici e molto simili. Lo ha detto recentemente anche Lele Oriali. Il lavoro, la fatica, le difficoltà. Ripropongo la domanda di prima. Può l'incertezza del futuro in casa Inter sminuire il trofeo appena sollevato al cielo? Al contrario. Il futuro incerto rappresentava una variabile che avrebbe rischiato di far impazzire tutti, buttando all'aria tutto. Per tutti questi motivi (e soprattutto per la sensazione di incertezza che avrebbe potuto diventare a dir poco opprimente) il 19° scudetto dell'Inter va celebrato come un'impresa STRAORDINARIA. Non solo da chi l'ha scritta e realizzata in campo, ma anche da chi ha avuto il privilegio di poterla raccontare.
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