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Inter, Conte vuole restare. CorSera: “Creato gruppo speciale. Ma con Zhang…”
"Lui l’ha creata, lui la può distruggere. Il destino della Juventus è nelle mani di Antonio Conte". Apre così l'articolo del Corriere della Sera in merito all'importanza che Juventus-Inter riveste più per i bianconeri che per i nerazzurri. "Dieci anni fa, nell’estate del 2011, iniziava il suo triennio bianconero. Un amore finito con tre scudetti, su cui poi il club di Agnelli ha costruito nove anni di successi e potere. Una dittatura interrotta proprio da Conte che allo Stadium non ha mai vinto da avversario. L’Inter ci arriva con lo scudetto cucito sul petto e la voglia di spazzare vie le ultime speranze di qualificazione Champions della squadra di Pirlo. Una rivincita totale per l’allenatore, protagonista dello scambio di insulti con Agnelli nel ritorno del match di Coppa Italia", prosegue poi il quotidiano.
Contro la Juventus, Conte non bada a calcoli e punterà sui titolarissimi, anche se in panchina non ci sarà Sanchez per infortunio. "L’intenzione di assestare il colpo del k.o. è evidente. Poi in campo vanno i giocatori e le motivazioni, lo spogliatoio dell’Inter però è compatto con l’allenatore e, dopo aver superato la Juve all’andata, non ha intenzione di far sconti e non si presenterà scarica. I nerazzurri sono emersi tra mille difficoltà extra campo, l’orgoglio di Conte è tornare a Torino e presentarsi da vincitore nello stadio in cui per tanto tempo è stato padrone di casa, prima della lite con Agnelli che l’ha fatto sentire un intruso", ammette il CorSera che ribadisce come Conte non parlerà alla stampa. "Non è Conte a dover rispondere su tematiche come tagli di stipendi, prestiti dai fondi o passaggi di proprietà. L’allenatore aspetta, come i calciatori, le mosse del presidente Zhang. Per gli altri c’è poco da dire, finché non si chiarirà il futuro. Le linee guida però sono delineate: autofinanziamento, cessioni eccellenti (almeno una, se non due), mercato da chiudere in attivo. La prossima sarà un’altra stagione difficile sotto il profilo finanziario. Suning deve decidere se andare avanti da sola, trovare un socio credibile o cedere il club. Se ne discuterà a fine campionato, dopo il match con l’Udinese. Nel mentre le tensioni restano: lo scudetto le ha congelate non allentate".
Il risultato del match con la Juventus non inciderà minimamente sul futuro di Antonio Conte che però resta ancora da decifrare. "Vivere una notte da re in casa del vecchio tiranno è l’obiettivo. Conte poi deciderà come muoversi. L’allenatore non vuole mollare il gruppo plasmato, l’ambiente di lavoro è speciale, i giocatori sono un solo corpo con lui. La riflessione è sull’affidabilità dei progetti societari", la chiosa del CorSera.
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