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"Chi pensa che Antonio Conte abbia dimenticato le parole pronunciate a Bergamo, si sbaglia di grosso". Apre così l'articolo di Tuttosport riguardante il futuro di Antonio Conte. Il tecnico avrà infatti un importantissimo faccia a faccia con il club dopo la gara di stasera per presentare ciò che non l'ha reso soddisfatto durante la stagione. "La bonaccia figlia della marcia, sin qui trionfale, in Europa League non deve trarre in inganno e le frasi pronunciate nel giorno di vigilia, sulla volontà da parte dell’allenatore di porsi come unico orizzonte la partita, hanno fatto suonare nuovamente l’allarme.
Il fischio finale dell’arbitro olandese Danny Makkelie sarà antipasto per un’altra partita. Quella tra l’allenatore e Steven Zhang, spedito in grande fretta al capezzale dell’Inter da papà Jindong dopo il terremoto di Bergamo. Le vittorie hanno cementato la tregua. Ma non va dimenticato come questo faccia parte del patto “siglato” con la proprietà il giorno successivo all’attacco di Conte. Il quale, oggi, ha più che mai il pallino in mano. Nel caso in cui Conte non ottenesse ciò che chiede, potrebbe comunque salutare e transare una buonuscita. Mentre (nella peggiore delle ipotesi) il club potrebbe intentare un’azione legale per giusta causa alla luce delle dichiarazioni del suo dipendente.
Certo è che il potere contrattuale dell’allenatore è ora fortissimo. Conte, per alzare ulteriormente l’asticella, chiederà garanzie su più punti. Dal mercato fino all’organizzazione societaria, senza dimenticare alcuni comparti dove, a suo giudizio, si debba fare molto di più per arrivare all’eccellenza. Poi vorrà una società più forte (leggasi compilazione di anticipi e posticipi in Lega), un filo diretto con la proprietà e unanime condivisione degli obiettivi (all’allenatore non è andato giù che in questa stagione si sia parlato con troppa disinvoltura di scudetto). Stante le premesse, non sarà per nulla semplice da parte di Zhang (e Marotta) riuscire a ricucire un rapporto che si è molto sfilacciato, paradossalmente a maggior ragione se stasera l’Inter dovesse vincerle perché la missione, per Conte, sarebbe già compiuta avendo riportato un trofeo dopo 9 anni nella bacheca del club. In questo quadro ancora molto nebuloso però Suning ha una certezza. La possibilità - in caso di divorzio con Conte - di poter contare su un comodissimo salvagente in Massimiliano Allegri", si legge.
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