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Conte vuole l’Inter ma con investimenti. Stipendio impossibile per le italiane e in UK…

Fabio Alampi

L'allenatore è legato all'Inter da un contratto fino al 2022 ed è lanciato sulla strada dello scudetto. Una riconferma sarebbe naturale

Gran parte dei meriti dell'Inter capolista vanno ad Antonio Conte: l'ex ct della Nazionale, al secondo anno sulla panchina nerazzurra, dopo una prima stagione chiusa al secondo posto in classifica in campionato e da finalista di Europa League ha ulteriormente alzato il tiro, con la squadra che viaggia spedita verso quello scudetto che manca ormai da più di 10 anni. Il suo contratto con l'Inter scade il 30 giugno 2022 ma, secondo Tuttosport, la sua conferma non è affatto scontata: "Se quello di Massimiliano Allegri è il nome più appetito tra i tecnici in libertà, lo stesso vale per Antonio Conte sul fronte di chi è già impegnato".

Permanenza a una condizione

"L'allenatore è legato all'Inter da un contratto con scadenza 2022 ed è lanciato sulla strada che porta allo scudetto. Una riconferma sarebbe la cosa più naturale, ma Suning è alle prese con problemi di liquidità e cerca di vendere o, in alternativa, di trovare un partner di supporto. Il rischio che si profila è quello di un altro mercato senza investimenti e Conte potrebbe anche non accettare di affrontare la Champions League senza rinforzi adeguati (come accadde in occasione del divorzio dalla Juventus nel 2014)".

Il richiamo della Premier

"Il problema è che l'ex ct azzurro ha un contratto pesante, da 12 milioni a stagione, in Italia irraggiungibile per club che potrebbero pensare a lui, come Napoli e Roma. Resta sempre la pista Premier, visto che là i soldi non sono un problema. Ma le panchine più stimolanti (Manchester City, Liverpool, Chelsea) hanno inquilini stabili, esclusi i soli United e Tottenham".