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All'evento organizzato dalla Fondazione Pupi di Javier Zanetti, come da tradizione, non è mancato un amico come Ivan Ramiro Cordoba. Anche lui si è intrattenuto con i giornalisti presenti, rilasciando queste battute all'inviata di FCINTER1908.it: "Non ci si aspetta mai che la squadra possa andare così, nessuno se lo aspetta, ma il calcio è così. Bisogna affrontare il problema e cercare di trovare le soluzioni, ma bisogna farlo in fretta, perché ogni volta diventa più difficile rincorrere chi sta davanti. Problema principale? Ho le mie idee, alcune non le posso dire qua. Me lo tengo per me, magari posso condividerle con persone di fiducia, ma penso che loro da dentro siano gli unici a conoscere esattamente quale sia il problema. Sappiamo che comunque sono stati due anni drammatici, per tanti cambiamenti e per tanti giocatori che sono girati: anche così non riesci mai a creare uno zoccolo duro, una base da cui ripartire. A volte devi avere pazienza, credere su certi giocatori e farlo fino in fondo, nonostante le critiche. Così come i giocatori devono essere convinti di essere nel posto giusto, per tirare il carrello e andare avanti. Murillo? Bisogna essere molto sinceri e dire che non è un buon momento per lui. Capita come capita a tutti gli altri giocatori, normale che l’allenatore faccia le sue scelte. Lui deve avere solo la motivazione di ritrovare il posto, lavorare tantissimo e cercare di ritrovare quel Murillo che tutti abbiamo visto: sappiamo che è un grande giocatore perché lo abbiamo visto. Il giocatore c’è, ora deve ritrovarsi col lavoro. Un’ottima cosa che hanno fatto è stata dare la possibilità a Samuel di lavorare da dentro. Credo che uno come lui possa dare tantissimo a un reparto che si è visto in confusione con la guida di mister Pioli, che a me piace tantissimo. Conosce tanto il calcio italiano e la mentalità dei giocatori per giocare bene il calcio italiano. Miranda? Tutti in generale stano facendo fatica, alcuni per certe cose, altri per cose diverse fuori dal campo. Si fa fatica, la cosa brutta è che si dà l’idea di confusione, secondo me bisogna ricompattare e cercare di tenersi dentro certe cose, perché tante cose devono rimanere della squadra e basta. Simeone? In questo momento serve un allenatore come Pioli, è l’allenatore giusto e gli auguro di continuare bene e a lungo con l’Inter. Vorrebbe dire togliersi grandi soddisfazioni per un allenatore che ha lavorato bene. Se un domani - in un futuro che non so - arriverà Simeone, darà quello che sappiamo, quella carica e quell’adrenalina che trasmette alle sue squadre. Non dobbiamo pensare adesso a cose che non esistono, dobbiamo lavorare col mister di oggi e rispondere al suo lavoro. Un ritorno come Samuel? Penso che abbiamo finito l’intervista (ride). Io l’Inter la porto sempre nel cuore, la vita vissuta con l’Inter va al di là di qualsiasi cosa. Lascio ad altre persone i discorsi su quello che sarà, è sempre bello sentirsi lusingato da una squadra come l’Inter, che è una famiglia".
(Dall'inviata di FCINTER1908.it, Eva Provenzano)
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