Il Coronavirus non ha effetti solo sulla salute degli italiani e sull'economia in generale, ma può avere ripercussioni economiche anche nel calcio. Questo è quanto scrive sul Corriere dello Sport Marcel Vulpis, direttore dell'agenzia Sportecomomy.it. Si rischia di dover giocare più di due giornate a porte chiuse specie se l'epidemia dovesse diventare una pandemia.
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CdS – Coronavirus, il calcio fa i conti: ecco quanto può fruttare un big match
I match di grande impatto pesano per il 10% sul bilancio di una stagione, come accade nel caso del derby
A quel punto ne potrebbero risentire i bilanci di molti club italiani. I match di grande impatto pesano per il 10% sul bilancio di una stagione. Inter, Milan, Juventus - i club che di solito fanno registrare numeri da record ai botteghini - giocheranno nelle aree interessate ai dispositivi del governo. E gli eventi top, quelli che hanno fatto segnare il più alto numero di spettatori allo stadio, sono strettamente legati anche agli abbonati. Le tessere ovviamente sono state sottoscritte prima che si venisse a conoscenza delle questioni del Coronavirus.
"Solo il derby milanese vale oltre il 10% degli incassi di una singola stagione per ciascuno dei due club. Per i nerazzurri la sfida con il Milan pesa per il 13,9% sugli introiti da stadio (media di 3,7 milioni, non considerando la voce abbonamenti, su 26,9 milioni di euro), contro il 12,1% del Milan (media di 3,6 milioni su 30,1 milioni di euro)", si legge.
Vendita di cibo, bevande, merchandising in gare importanti come quelle tra Inter e Juventus possono portare nelle casse dei club almeno fino a 300mila euro, fino a 100mila nelle gare meno importanti. E c'è un grosso indotto economico che ruota attorno allo stadio, a partire dalla distribuzione degli alimenti alla vendita delle bancarelle fuori dello stadio. E non c'è da dimenticare hotel e strutture che ospitano i tifosi in trasferta.
(Fonte: CDS)
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