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C'è anche Joaquin Correa tra i convocati dell'Inter per la sfida di questa sera contro il Porto: l'attaccante argentino, dopo aver smaltito l'ennesimo infortunio, è tornato nuovamente a disposizione di Inzaghi a più di un mese dalla sua ultima apparizione in campo (31 gennaio, ultimi 5 minuti del match di Coppa Italia contro l'Atalanta), e spera di ora di mettersi alla spalle definitivamente tutti i problemi avuti nella sua fin qui deludente esperienza milanese.
Come scrive La Gazzetta dello Sport, per il Tucu si tratta di una delle ultime occasioni, forse l'ultima, per giustificare l'investimento da 31 milioni di euro fatto dalla società di viale della Liberazione: "Da Porto, dove l'argentino tornerà a disposizione, inizia il possibile ultimo segmento del Tucu in nerazzurro, quello che può dare un senso all'investimento dell'estate 2021".
"L'ex Lazio non vede il campo dal 31 gennaio, con l'ingresso nel finale della partita di Coppa Italia contro l'Atalanta. La distrazione alla coscia destra ha imposto l'ennesimo stop da quando è all'Inter: in meno di due anni a Milano ha saltato per infortunio più di venti partite considerando tutte le competizioni.
[...] L'affare da 31 milioni di euro è stato fino a questo momento assolutamente non remunerativo. E l'inaffidabilità di Correa è stato un grosso problema per lnzaghi, che ha di fatto sempre potuto fare affidamento su tre punte, in alcuni momenti addirittura solo su due. In questo momento c'è solo Lautaro Martinez come attaccante affidabile, con Dzeko e Lukaku che hanno segnato solamente tre gol complessivi nel 2023 in campionato, cinque in totale considerando tutte le competizioni. Troppo poco. Correa può essere un jolly da giocarsi, deve esserlo se vuole dare un senso al suo biennio in nerazzurro".
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