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Getty Images
Non c'è pace per Joaquin Correa: l'attaccante argentino, schierato titolare per la prima volta dopo il rientro dall'ultimo infortunio, è stato costretto a lasciare il campo dopo pochi minuti a causa di un risentimento muscolare ai flessori della coscia sinistra dopo un contrasto con il centrale dell'Empoli Romagnoli. Le lacrime con cui ha abbandonato il terreno di gioco, come scrive La Gazzetta dello Sport, non lasciano presagire nulla di buono: "Se non siamo alla maledizione, poco ci manca. Doveva essere la sua partita, quella per riprendersi l'Inter e dare un nuovo scossone alle gerarchie offensive dei campioni d'Italia. E invece il match di Joaquin Correa è durato meno di centocinquanta secondi. Il tempo di subire una carica da Romagnoli a metà campo, tenerlo sospeso dietro la schiena per qualche istante e poi crollare a terra disperato, tra lacrime e dolore.
La prima diagnosi ufficiale parla di "risentimento muscolare ai flessori della coscia sinistra", ma le smorfie e la disperazione del giocatore nel silenzio assordante del Meazza sembrano anticipare qualcosa di più serio. Gli esami strumentali daranno indicazioni più precise, ma intanto è impossibile non pensare alla sfortuna dell'argentino, al quarto stop forzato da settembre. [...] Ma quando la sfortuna si accanisce, c'è poco da fare. L'Inter incrocia le dita, ma riguardando a quelle lacrime è difficile essere ottimisti".
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