CorSera – Allegri, in Italia guiderebbe solo l’Inter. Pioli? Suning-Conte, contatti continui

Il Corriere della Sera in edicola stamattina racconta dello scenario che si sta disegnando attorno agli allenatori della Serie A: potrebbe essere un’estate di grandi cambiamenti. A cominciare dal Barcellona, con Luis Enrique che ha annunciato l’addio a fine stagione.

LUIS ENRIQUE E ALLEGRI - Secondo quanto scrive il quotidiano nazionale tra i profili che il Barça starebbe studiando c’è anche Allegri che potrebbe lasciare Torino prima del 2018 quando scade il suo contratto anche perché non avrebbe più un rapporto idilliaco con il suo spogliatoio, dopo aver tuonato – in seguito alla lite con Bonucci – “o lui o me”. Per questo i blaugrana hanno in mente altre opzioni come Valverde, Koeman o Sampaoli. Si sta per liberare la panchina dell’Arsenal con Wenger che lascerebbe dopo venti anni, mentre in Italia, Allegri “guiderebbe solo l’Inter, da un lato per tornare a vivere a Milano, dall’altro per centrare il formidabile obiettivo di vincere con le tre grandi squadre del Nord”, scrive il Corsera. Per sostituirlo Marotta potrebbe pensare a Spalletti, ma gli Agnelli preferiscono Simeone (che è risaputo piace pure all’Inter) e Paulo Sousa.

PIOLI E CONTE - Per quanto riguarda l’Inter il giornale sostiene che non sarà facile per Pioli ottenere la riconferma di Suning senza un piazzamento in Champions: sono stati i dirigenti italiani a suggerire il suo nome per sostituire de Boer. Invece Suning continua a sentire Conte e non succede da adesso, lo avevano contattato già quando il suo Chelsea non stava andando benissimo all’inizio di questa stagione: “Certo, davanti alla prospettiva di disputare la Champions il prossimo anno, non sarebbe indolore salutare Stamford Bridge. Ma l’Inter pressa e l’ambientamento a Londra dell’ex c.t. non è ottimale”, sostiene il Corriere della Sera.

SARRI-MONTELLA - Non è ancora certo che Montella sarà confermato alla guida del Milan e allora si potrebbe realizzare il sogno di Sarri (a lui pensa anche la Fiorentina) di guidare i rossoneri anche perché dopo quanto successo in Champions è evidente che non è al massimo il rapporto con De Laurentiis.

(Fonte: Corriere della Sera, 03-3-2017)