"Frank De Boer lascia l'Inter e la lascia non certo tra la disperazione dei giocatori. Secondo il Corriere della Sera, "di certo il sergente Frank non si è fatto troppo amare dalla truppa, usando modi sgraziati per gestire uno spogliatoio storicamente irrequieto. Si è giocato il rapporto violando la prima regola di ogni comandante e ha scaricato la colpa della disfatta sui soldati. «Alcuni giocatori devono guardarsi allo specchio, perché contro la Sampdoria non hanno dato il 100%». Quella frase è stata la sua sentenza di morte: giustiziato il giorno dopo.
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CorSera – De Boer, metodi sgraziati, mollato da tutti: da Miranda a Eder. E Suning…
I metodi del tecnico olandese non sono stati amati dal gruppo, che non ha gradito l'atteggiamento da sergente di ferro.
"La dirigenza gli ha dato man forte finché ha potuto. Gli ha lasciato punire platealmente Brozovic, comunque un patrimonio dell’Inter, ha storto il naso sull’altro pezzo pregiato da 35 milioni Kondogbia (ora infortunato, ma la sostituzione al 28’ con il Bologna è stata mediaticamente violenta), si è arresa però su Jovetic e Gabigol fatti fuori a Genova. La dirigenza italiana ha provato a dialogare con l’olandese, lui è rimasto sordo, pure alle sollecitazioni della squadra.
"Miranda aveva più volte rimproverato al tecnico lo spregiudicato atteggiamento che metteva in difficoltà la difesa, troppo alta e scoperta. E Gabigol non ha capito: buttato in campo per 16’ contro il Bologna appena arrivato e infine accantonato. Jovetic entrato con Roma e Cagliari e poi via anche lui, neppure in lista. Biabiany, mai convocato e chiamato a sorpresa a Marassi. Eder non gli ha mai remato contro, ma dopo la sconfitta di Bergamo voleva che il tecnico intendesse: «Noi cerchiamo di capire quello che vuole il mister, a volte non ci riusciamo: non siamo ancora un gruppo». E la lista si potrebbe allungare con Perisic, già deluso dopo l’esclusione della prima giornata contro il Chievo".
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