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Parlando della prestazione di Mauro Icardi al termine di Inter-Udinese, Luciano Spalletti è stato chiaro: "Nelle ultime partite ha fatto vedere di essere un giocatore completo che vuole ambire al top". I numeri (9 gol nelle ultime otto presenze in campionato) e soprattutto le prestazioni sono lì a dimostrarlo. "La trasformazione è compiuta. Mauro Icardi non è più soltanto (e già non era poco) un centravanti egoista. È diventato un attaccante totale, modernissimo, come piace agli allenatori: uno che segna e aiuta la squadra", sottolinea il Corriere della Sera. "I 44 palloni giocati nel match contro l’Udinese sono la testimonianza più lampante di questa evoluzione. Già 13 reti in questa stagione tra campionato (9) e Champions (4): soprattutto ha realizzato nove gol nelle ultime otto presenze da titolare in campionato. Quando segna non si perde quasi mai, è successo soltanto una volta, nella sciagurata trasferta di Bergamo che tanti problemi ha poi portato all’Inter e a Spalletti".
"Per uno che a 25 anni ha già segnato 120 gol con la maglia nerazzurra, è stato un paradosso dover aspettare quest’anno per esordire in Champions League. Alla sua prima partecipazione ha spazzato via un dubbio che circolava sul suo conto: chissà se è capace di far gol anche in Europa. Per tutta risposta ne ha infilati 4 nelle sei partite del girone. Oggi si conoscerà l’avversaria dei sedicesimi, ma a Nyon ha scelto di non andare il nuovo ad Giuseppe Marotta, entrato nel pianeta nerazzurro in modo molto soft: osservazione e comprensione. Nei mesi a venire tirerà le somme. Dovrà anche discutere con Icardi del rinnovo e, eventualmente, del ritocco della clausola da 110 milioni".
(Corriere della Sera)
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