La sconfitta contro il Cagliari ha rimesso nel mirino Luciano Spalletti secondo il Corriere della Sera. Il quotidiano parla anche dei punti lasciati per strada dall'Inter (ben 15), 'un capitale dilapidato'. "Passano le stagioni, ma anno dopo anno la fotografia è sempre la stessa. L’Inter è ripiombata nel catatonico letargo invernale. Se miglioramento doveva essere rispetto all’anno passato, per ora non c’è stato. Non nella posizione, 4° posto come una stagione fa, non nei punti (4 in meno), non nella Coppa Italia (ancora eliminati ai quarti). Dodici mesi in fotocopia, se non fosse per l’Europa League, un’oasi nell’odierno deserto nerazzurro. Il girone di ritorno è cominciato peggio di quello d’andata che pure aveva compresso l’inizio della stagione e gettato ombre su tutti. Almeno allora c’era la Champions League con cui ripartire. Appena 8 punti nelle prime sette gare del ritorno sono una miseria e soprattutto sono cinque punti in meno rispetto all’andata. In più l’Inter ha lasciato ben 15 punti alle squadre della parte destra della classifica, un capitale dilapidato".
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Dopo la sconfitta di Cagliari, la posizione dell'allenatore è tornata in bilico
LA POSIZIONE DI SPALLETTI - "Spalletti è tornato al centro del mirino. La società ha sempre ribadito fiducia all’allenatore, ponendo una sola condizione: mantenere la Champions League. La sua permanenza fino a fine stagione (poi andrà via: in pole c’è Massimiliano Allegri) è legata proprio a questa linea invalicabile. L’allenatore si gioca molto nelle prossime partite di campionato, ma in mezzo non deve fare l’errore di snobbare l’Europa League. Sarà un peso in più da gestire la trasferta di giovedì contro l’Eintracht Francoforte, che non ha mai perso nel 2019, ha battuto ieri 3-2 l’Hoffenheim ed è quinto in Bundesliga. Sarà per questo che ad Appiano il tecnico ha strigliato la squadra. Una chiacchierata con lo spogliatoio per pungere l’orgoglio dei giocatori. Non è possibile cominciare un match come è successo a Cagliari, occorre più cinismo sottoporta e maggiore carattere: questo ha chiesto Spalletti e una pronta reazione. Il momento difficile lo sottolinea la presenza dell’ad Beppe Marotta e dei dirigenti Piero Ausilio e Giovanni Gardini all’allenamento. Si va avanti insieme, con un patto d’orgoglio per ripartire".
(Corriere della Sera)
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