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"Nessuno in viale della Liberazione vuole sentire parlare di cessione: Lautaro non è sul mercato. D’accordo, ma il fastidio per certe pretese è innegabile"
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"Il rompicapo che i campioni d’Italia dovranno sciogliere a breve è il rinnovo di Lautaro Martinez. A fronte di un ottimismo sbandierato dalla società e testimoniato dalle parole usate ieri dall’ad Marotta («non c’è preoccupazione, Lautaro ha grande senso di appartenenza e ciò agevolerà il prolungamento, non c’è fretta»), va ricordato che le stesse dichiarazioni si ripetono uguali da gennaio". Apre così l'articolo del Corriere della Sera in merito alla querelle relativa al rinnovo di contratto di Lautaro Martinez, in scadenza a giugno 2026.
"Vero è che l’argentino si trova perfettamente integrato in squadra e nella città, dove ha anche interessi collaterali, ma ciò finora non è stato sufficiente per consentire all’Inter di trovare un’intesa con il giocatore. I nerazzurri si sono spinti a una proposta che ha come base fissa 8,5 milioni di euro e bonus legati al raggiungimento di obiettivi di squadra che consentono ulteriori ricavi. Il Toro e il suo agente però sparano alto e le richieste per il triennale partono da 12 milioni a salire (14 per il secondo anno e 16 per la terza stagione). La clausola da 110 milioni, esercitabile a luglio, è stata eliminata nel precedente rinnovo", si legge poi sul CorSera che poi chiosa così:
"Nessuno in viale della Liberazione vuole sentire parlare di cessione: Lautaro non è sul mercato. D’accordo, ma il fastidio per certe pretese è innegabile"
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