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CorSera – L’Uefa tarpa le ali a Suning e l’Inter. Dirigenti al lavoro per sistemare i conti…

"Per noi un futuro importante", l’Uefa però non concederà sconti

Francesco Parrone

Dal Corriere della Seraodierno, novità importanti sul fronte fair play finanziario. I conti ancora non sistemati dell' Inter frenano gli investimenti di Suning"L’Inter prova a imboccare la via della svolta. La vittoria con la Fiorentina ha regalato la prima gioia al nuovo allenatore Stefano Pioli e ha rasserenato un po’ Jindong Zhang. Il numero uno del gruppo Suning oggi ripartirà per Nanchino dopo una full immersion di due giorni a Milano, chiusa con la cena al ristorante Boeucc, a due passi dalla Scala. Zhang ha voluto lasciare un messaggio d’ottimismo ai dipendenti incontrati in sede. «Questa squadra e società hanno un futuro importante e noi vogliamo fare le cose in grande. L’Inter è comunque più grande di tutti noi», il succo del discorso. Quella di Zhang però non è stata una visita di pura cortesia. Il patron, accompagnato da Thohir che ripartirà domani, ha voluto vedere chiaro nella situazione patrimoniale della società. Il gruppo Suning si è esposto in modo pesante per oltre 400 milioni, spesi tra l’acquisizione e l’ultimo mercato.

I risultati per ora non ci sono e l’eliminazione in Europa League non è passata per nulla in cavalleria: resta una macchia per tutti. A preoccupare però è il fair play finanziario. L’Inter è fuori dai parametri e l’Uefa qualche giorno fa ha ribadito ai dirigenti nerazzurri che non esistono margini di trattativa. Quel che è scritto nell’accordo va rispettato e il club deve rientrare senza se e senza ma: pena l’esclusione dalle prossime coppe di altri giocatori, come accaduto quest’anno per Joao Mario, Gabigol, Kondogbia e Jovetic. I ricavi però non salgono (possibile una nuova sponsorizzazione del colosso cinese Alibaba), il monte stipendi non scende e non è pensabile di girare a prezzi maggiorati al Jiangsu (l’altra squadra di proprietà del gruppo Suning) i nerazzurri in esubero. A Nyon l’Uefa è stata chiara: non siamo ciechi, occhio a non esagerare con le scorciatoie finanziarie.

Toccherà allora al direttore sportivo Piero Ausilio e al direttore generale Giovanni Gardini far quadrare i conti. Entrambi sono in scadenza a giugno e i cinesi si sono presi altro tempo prima di rinnovare i loro contratti. Ausilio lavorerà con il consulente dei cinesi, l’agente anglo-iraniano Kia Joorabchian, tornato a Milano dove si era già visto a novembre durante il casting degli allenatori. Difficile però pensare che le uscite possano riequilibrare il fair play che resterà un problema solo se l’Inter riuscirà a qualificarsi per le coppe. A oggi l’Europa League dista 8 punti e venerdì per i nerazzurri c’è il Napoli. Tronchetti Provera, ad di Pirelli, ammonisce: «L’Inter ha un grande potenziale ma ha bisogno di continuità. I giocatori devono impegnarsi per 90 minuti non 45»".

(Fonte: Guido De Carolis, Corriere della Sera 30/11/16)

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