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Vittoria fondamentale ieri contro il Salisburgo, che proietta l'Inter verso la qualificazione agli ottavi di finale di Champions League. Questa l'analisi del Corriere dello Sport: "Il merito dell’Inter è stato, innanzitutto, quello di aver saputo soffrire. All’inizio, quando Dumfries e Carlos Augusto si sono ritrovati schiacciati sulla linea difensiva dalla posizione altissima di Dedic e Ulmer. Dopo aver incassato il pareggio, perché un’altra sbandata avrebbe potuto essere esiziale. E poi alla fine, con un Salisburgo sempre più offensivo dopo i cambi di Stuber, che ha pure spinto in attacco Solet per avere maggiore impatto offensivo.
Dopo aver avuto buone risposte dalle seconde linee, vedi De Vrij, Frattesi e Sanchez, che ha segnato il suo primo gol in stagione – l’ultimo in nerazzurro risaliva al 6 maggio 2022 con l’Empoli -, Inzaghi ha scelto bene anche chi far alzare dalla panchina. Barella, dentro per non correre rischi con l’ammonito Mkhitaryan, ha mostrato una buona gamba. Darmian ha esibito lucidità e tempismo nei suoi interventi, cancellando le sbavature di Dumfries. Thuram si è fatto rincorrere quando serviva. E pure Asllani non ha tremato: Calhanoglu era stanco e lui si è calato perfettamente nel clima della gara".
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