C'è grande attesa tra i tifosi dell'Inter in vista dell'incontro, ancora non programmato, tra la società, la dirigenza e Antonio Conte per fare chiarezza sui progetti futuri del club nerazzurro. Intanto, però, c'è chi sta provando a tentare il tecnico per la prossima stagione, secondo il Corriere dello Sport: Se l’Inter non ha un piano B alternativo a Conte, parola di Marotta, il tecnico leccese, invece, è già sotto oggetto di un sondaggio importante. E’ stato il Tottenham a farsi avanti. E, a quanto pare, Antonio ha tenuto la porta aperta. Intendiamoci, non c’è nulla di deciso, non esiste nemmeno una vera proposta sul tavolo, ma i discorsi con gli Spurs si sarebbero spinti anche verso valutazioni tecniche sulla rosa attuale e sulle principali necessità per rafforzarla.
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Corsport: “Il Tottenham vuole Conte. Priorità all’Inter ma tiene una porta aperta”
Secondo il quotidiano, il club londinese si sarebbe fatto avanti per avere Antonio Conte il prossimo anno in panchina: lo scenario
Da aggiungere che l’allenatore pugliese ha pure voluto precisare che la precedenza va all’Inter e che per prendere qualsiasi tipo di decisione aspetterà il confronto con Steven Zhang, in programma soltanto a fine stagione. I contatti, insomma, sarebbero stati proficui e interessanti, ma le parti si sono accordate per risentirsi più avanti, quando il quadro sarà più chiaro. Nel frattempo, peraltro, il club inglese proseguirà le esplorazioni e sondaggi con potenziali altri candidati, tra cui ci sarebbero pure Sarri e Gasperini. Anche se, a quanto sembra, Conte è molto apprezzato.
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Ma, come premesso, la sua priorità continua ad essere l’Inter. E non solo per il contratto che lo lega al club nerazzurro fino al 2023 con un ingaggio da 13 milioni di euro netti. A Londra, infatti, si tratterebbe di ricominciare tutto da capo, mentre a Milano ripartirebbe, oltre che da uno scudetto, anche dal lavoro di 2 anni, un lavoro intenso ma fruttuoso. Il pallone, dunque, è tra i piedi di Steven Zhang. Toccherà a lui dare la chiarezza e le garanzie che Conte chiede. E non si tratta necessariamente di grandi acquisti, ma di una programmazione chiara, di obiettivi compatibili con la competitività dell’organico, di una comunicazione adeguata degli stessi, senza che tutto finisca sulle spalle dell’allenatore, e della promessa che quanto avvenuto in questa stagione non si ripeta più", si legge.
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