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Costacurta: “Scudetto, vince l’Inter. Ora Inzaghi ha 2 squadre. L’anno scorso no, altrimenti…”

Gianni Pampinella Redattore 
Intervistato da Tuttosport, l'ex difensore ha parlato della lotta scudetto

Intervistato da Tuttosport, Alessandro Costacurta ha parlato della lotta scudetto. L'ex difensore non ha dubbi: sarà l'Inter a vincere sbaragliando la concorrenza. "Chi vince? L’Inter, perché è la squadra più forte. Di certo non credo che l’Inter possa ripetere il cammino dell’anno scorso, ma ora non è che sia diventata una regola il fatto che chi ha lo scudetto sul petto l’anno dopo faccia male. Tra l’altro Milan e Napoli non partivano come favorite dopo aver vinto il campionato: il Milan perché l’anno prima lo scudetto l’aveva perso l’Inter, mentre il Napoli aveva perso Spalletti che era stato un po’ l’artefice di quel miracolo. Io piuttosto credo che l’Inter sia la più forte da tre-quattro anni e dovrebbe sorprenderci non che abbia vinto l’ultimo scudetto, ma che ne abbia persi un paio".

Quanto tempo è giusto dargli? 

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«Un anno. Le somme vanno tirate alla fine della prossima stagione».  

 

Conte senza Coppe quanti punti in più può portare al Napoli?

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«Antonio è pericolosissimo... Pericolosissimo: sono stato chiaro?».  

Chiarissimo.

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«Io ho tanta stima di Antonio e credo che il Napoli possa essere veramente terreno fertile per lui, trovando giocatori con la voglia di rimettersi in gioco e non avendo impegni nelle coppe europee. In una situazione così può veramente provare a fare il colpaccio». 

Il suo sì al Napoli l’ha sorpresa?

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«No, anzi. Antonio ha detto sì a tante squadre in carriera: a lui piace allenare. Un po’ è anche rompiscatole, ma porta i risultati e il primo anno ha sempre un rendimento favoloso». 

Con De Laurentiis prevede scintille?

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«L’anno scorso è stata sbagliata la gestione del dopo Spalletti, ma con Luciano non mi sembrava che De Laurentiis avesse avuto tanti problemi se non alla fine della storia». 


L’Atalanta può davvero lottare per lo scudetto?

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«Fino a due anni fa non era possibile perché non aveva giocatori della qualità necessaria per poter reggere i ritmi che all’Atalanta stessa servono per giocare bene. Nelle ultime stagioni ha alzato tantissimo la qualità della rosa e credo che mai come quest’anno possa provare a vincere lo scudetto dopo aver dominato in quel modo il Bayer Leverkusen in finale di Europa League. Anzi, dico o quest’anno, o mai più». 

In tal senso insegna la parabola dell’Inter: lì il click è arrivato con la finale di Champions persa, giocando però benissimo, a Istanbul...

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«Bravissimo, è molto giusto legare queste due esperienze: la consapevolezza presa dall’Inter contro il City è stata quella che le ha fatto dominare l’ultimo campionato». 

A proposito dell’Inter: dopo lo scudetto è stato giusto non ringiovanire ma “battere il ferro” aggiungendo al motore Taremi e Zielinski?

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«Per me hanno migliorato tantissimo la loro rosa. Io l’anno scorso non ero così convinto che avessero due squadre e probabilmente non lo era neanche Simone altrimenti non avrebbe gestito così il girone di Champions. Quest’anno invece può davvero mettere una squadra in campionato e una in Europa: Marotta e Ausilio secondo me sono stati fenomenali. In rosa sono tutti davvero intercambiabili, tranne forse Lautaro e Calhanoglu». 

(Tuttosport)