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Approvato il bilancio dell'Inter con un rosso di 245 milioni, cifra record, ma conti influenzati dalla pandemia e da alcune spese straordinarie che già nel prossimo bilancio non ci saranno più. Nel prossimo esercizio il club godrà anche delle plusvalenze delle cessioni di Lukaku e Hakimi.
"Solo una stagione fa l’Inter chiudeva a -102 milioni e i 144 circa di perdite aggiuntive si spiegano, in parte, con una grossa mancata entrata, una voce sempre più decisiva per la vita dei club italiani. Per questo esercizio latitano le plusvalenze, mancano quei 61 milioni registrati nel 2019-20 grazie soprattutto alla cessione di Icardi al Psg (47). Il resto lo fanno altri costi sparsi, alcuni “obbligati” e altri figli di precise scelte. L'Inter, ad esempio, ha voluto privarsi un anno prima della scadenza di Joao Mario e Nainggolan, ritenuti fuori dal progetto tecnico, e questo ha causato una svalutazione di 15 milioni", spiega La Gazzetta dello Sport.
"Sono spese “straordinarie”, come quelle attraverso cui l’Inter ha separato il proprio cammino da quello di Conte. Per liquidare allenatore e staff dopo lo scudetto sono serviti 14 milioni. Nel conteggio che fa crescere il passivo, vanno poi aggiunti maggiori stipendi e costi operativi per 20 milioni e le rate degli ammortamenti di Hakimi e Sensi (15). Senza scordare che il bond da 75 ha incrementato gli interessi passivi di 5-10 milioni", aggiunge il quotidiano.
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