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Cottarelli: “Interspac? Siamo 80.000 per 212 mln, si può fare il doppio. Problema Inter le casse vuote”
Carlo Cottarelli tiene ancora viva la sua ipotesi di azionariato popolare attraverso InterSpac. Il senatore in quota PD ed economista lo ha svelato nell’intervista a Libero, in cui ha parlato anche della stagione dell’Inter e del nuovo stadio:
“Fatta la tara per l’annata straordinaria del Napoli, non stiamo andando poi così male. Il problema non è Inzaghi, ma sono le casse vuote. Sono due anni che la squadra deve fare campagna acquisti cercando di chiudere in attivo. E non c’è due senza tre. Così non è semplice vincere…”.
INTERSPAC - “Non è un progetto di scalata per prendere il controllo dell’Inter, ma un piano di azionariato popolare che permetta ai tifosi di portare un sostegno economico alla società, come nel Bayern Monaco. Senza una forte campagna pubblicitaria, abbiamo raccolto circa 80mila interisti che hanno indicato l’intenzione di investire 212 milioni di euro. Con una buona campagna pubblicitaria si potrebbe magari arrivare al doppio. Ma per una squadra come l’Inter si parla di cifre che sfiorano il miliardo e per questo stiamo cercando partner esterni. A meno che il presidente Zhang non cambi idea sulla possibilità di una collaborazione tra l’attuale proprietà e l’azionariato popolare”.
NUOVO STADIO - “Il problema è che mantenere uno stadio come San Siro vuoto costa un sacco di soldi. Per me andrebbe ristrutturato come sta facendo il Real Madrid, ma certo a questo punto le società stanno considerando altre soluzioni. Stadio di proprietà? Certo che mi piacerebbe, ma non lo vorrei mai da 40mila posti, visto che entrambe le squadre milanesi riescono a richiamare allo stadio 70mila tifosi. Sarei favorevole anche a uno stadio in comproprietà”.
COESISTENZA COL MILAN - “Per me San Siro è lo stadio dell’Inter e immagino che i milanisti lo considerino lo stadio del Milan. La cosa non mi turba”.
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