L'ex attaccante dell'Inter, Hernan Crespo, parla alla Gazzetta dello Sport e spiega come la lotta Champions sia ancora aperta. Secondo l'argentino, molto dipenderà dagli scontri diretti, con il Napoli maggiore antagonista dei nerazzurri.
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Crespo: Inter-Napoli sfida Champions. A Torino basta un pareggio, ma l’importante è…
L'ex centravanti nerazzurro spiega come la squadra di Pioli possa ancora sperare di guadagnare un posto tra le prime tre della classe
CORSA CHAMPIONS - «Io dico che la Roma ci va. L’altro posto se lo disputano in volata Napoli e Inter. La Roma è quella che mi piace di più, nonostante la sconfitta contro la Samp. E’ la più quadrata e quella che ha fatto il salto di qualità più significativo: adesso ha carattere, personalità. Prima Totti era necessario perché infiammava la gente e aiutava i compagni a credere in se stessi. Ora, invece, grazie al lavoro di Spalletti, tutti sono cresciuti e Totti serve solo per le sue immense qualità tecniche, non per aumentare la forza psicologica. Mentre del Napoli ammiro la testardaggine di Sarri che, nonostante non avesse un centravanti puro, ha adattato i giocatori alla sua idea di manovra. Il Napoli è spumeggiante, ma a volte le bollicine danno fastidio... Non vedo come questa squadra possa fare un ulteriore salto in avanti, anche se rientrerà Milik e se è stato acquistato pure Pavoletti. Più di così, secondo me, non può dare. E l’ambiente, che si esalta per una vittoria e cade in depressione per una sconfitta, non aiuta il gruppo. L’Inter deve sfruttare il fatto che non ha impegni europei: la Roma e soprattutto il Napoli spenderanno molte energie nelle coppe. Molto si deciderà negli scontri diretti: se i nerazzurri li vincono, hanno ottime possibilità di salire sul treno».
I MERITI DI PIOLI - «Dribblo l’euforia e cerco di essere equilibrato. L’Inter non era quella bruttissima d’inizio stagione e non è nemmeno quella che adesso ha fatto sette vittorie consecutive in campionato. Di certo è una signora squadra ed è superiore al Milan. E di certo Pioli ha dato sicurezze ed energie all’ambiente, ma bisogna vedere come si comporta all’arrivo delle prime difficoltà. E’ lì che si vede se davvero ha forza, carattere, solidità. Pioli ha trasmesso calma e ha dato regole precise. Intendo regole tecniche, quelle che si applicano in campo: ognuno al suo posto, ognuno nel suo ruolo. Così tutti migliorano. Prendete Icardi: lo seguo da tempo, e ora sta davvero giocando da centravanti, aiuta i compagni, scatta, serve assist. E poi Kondogbia: Pioli l’ha recuperato, non l’ha buttato in mare. E la società ha dimostrato di avere la vista lunga andando a prendere un talento come Gagliardini. La strada è quella giusta".
SU JUVE INTER - «Non è necessario che vinca, basta un pareggio per continuare a crescere. L’importante è che i giocatori seguano alla lettera la lezione di Pioli».
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