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Criscitiello: “Conte ha perso la cattiveria. E soprattutto ha perso l’aiuto di…”

Michele Criscitiello, nel suo editoriale per Tmw, ha commentato così il primo anno nerazzurro di Antonio Conte

Redazione1908

Michele Criscitiello, nel suo editoriale per Tmw, ha commentato così la stagione dell'Inter e soprattutto il primo anno nerazzurro di Antonio Conte.

"Che non sia l'anno perfetto per Antonio Conte lo sanno tutti. Conte in primis. Solitamente l'allenatore leccese impiega poco ad entrare nella testa e nel cuore dei suoi calciatori. Al primo anno fa la differenza, al massimo scema negli anni successivi. All'Inter non è andata come tutti credevamo, eppure, i presupposti c'erano tutti. Giocare per vincere, in un campionato senza Milan, Roma e Napoli, non è uno sconto da poco.

La Juventus, quest'anno, vincerà per manifesta inferiorità altrui.

La Lazio ha mollato sul più bello perché per giocare ogni tre giorni serve una rosa lunga o si paga. L'Atalanta corre ma non è pronta per il tricolore e le altre si sono fermate troppo presto, o addirittura non sono proprio partite. Conte ha fallito la sua prima stagione nerazzurra. E' un dato di fatto e il famoso bicchiere non è mezzo pieno né mezzo vuoto; è semplicemente un bicchiere di carta e non di cristallo. Da qui a dire, però, che Conte deve andare via ce ne passa. Nel calcio non ci sono le mezze misure e, spesso, non sappiamo neanche pesare le parole.

Punto 1: siamo delusi da Conte, avrebbe dovuto fare di più, sbaglia a lamentarsi sempre e gli hanno costruito una signora squadra da potenziare ulteriormente in questo mercato.

Punto 2: Conte deve avere la possibilità di continuare la costruzione della sua squadra e deve riprovare il prossimo anno a fare quello che non gli è riuscito quest'anno. Una società seria e prestigiosa come l'Inter non può giudicare solo i risultati come i tifosi al bar, deve saper giudicare anche il lavoro fatto in questi primi 10 mesi e correggere dove sono stati commessi gli errori.

Quest'anno, poi, non ci sarà tempo per ritiri, preparazione e amichevoli quindi bisognerà ripartire da dove ci si era interrotti. Conte aveva un ottimo vice che era Angelo Alessio. Il suo perfetto alter ego. Silenzioso, tattico e riflessivo. Un po' come Gigi Riccio a Napoli con Gattuso. Queste figure sembrano secondarie ma non lo sono affatto e sono fondamentali per un allenatore. Stellini è un ottimo allenatore ma cambiare abitudini e uomini al proprio fianco non è il massimo anche quando ti chiami Conte. L'allenatore leccese ha commesso degli errori evidenti ma, forse, la cosa più grave che notiamo è che sembra aver perso la fame e la cattiveria che aveva alla Juventus. Insomma, la Nazionale e soprattutto l'esperienza inglese ci hanno riconsegnato un Conte leggermente imborghesito. E per uno che fa della cattiveria agonistica la sua forza non è il massimo."

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