Attraverso la sua pagina Facebook, Riccardo Cucchi, ex radiocronista Rai, ha proposto una riflessione sul ruolo del Var: "Se la tv non si fosse interessata al calcio oggi, per vedere una partita, avremmo avuto, come negli anni 60, una sola possibilità: andare allo stadio. E non avremmo avuto bisogno del Var. Il Var è figlio del calcio televisivo. È diventato indispensabile nel momento in cui l'unico che non poteva vedere le immagini era rimasto l'arbitro. Ma veramente qualcuno pensava che il Var avrebbe reso il calcio perfetto? Basterebbe ricordare le discussioni infinite provocate dalle varie moviole in tv. L'arbitro continuerà a decidere e a provocare discussioni. Anche davanti ad un monitor. Il Var è uno strumento che, in alcuni casi, può correggere errori. Ma considerarlo un "totem" è una colossale sciocchezza. Se poi non si crede alla buona fede degli arbitri e si preferisce vivere in un clima da eterna calciopoli, neanche il Var servirà mai a nulla".
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Cucchi: “Var figlio del calcio televisivo, considerarlo un totem è una sciocchezza. Se poi…”
Le parole del collega direttamente sulla sua pagina Facebook
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