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Cucci: “Moratti amareggiato, Suning gli promise Triplete. Berlusconi salverebbe Inter e Milan”

Redazione1908

Italo Cucci, dalle pagine del Corriere dello Sport, si è soffermato sul possibile passaggio di mano da parte di Suning

Italo Cucci, dalle pagine del Corriere dello Sport, si è soffermato sul possibile passaggio di mano da parte di Suning. La famiglia Zhang sta cercando un socio di minoranza ma potrebbe essere costretta a cedere tutto il pacchetto azionario dell'Inter. Non a Massimo Moratti, che ha già smentito l'ipotesi romantica di un ritorno.

"Quando arrivò la famiglia Zhang fui spinto a considerarla collegata alla famiglia Moratti com’erano stati i Fraizzoli e i Pellegrini (uso il plurale non per cortesia ma perché le consorti dei due presidenti - Lady Renata, sul campo con il suo carattere e i suoi soldi, la Signora Ivana con la sua passione per l’esoterismo - partecipavano intensamente alla vita della squadra). Lo stesso Massimo Moratti mi garantì - l’ho scritto nel libro che gli ho dedicato - che la famiglia Suning gli aveva dato ampie garanzie, una continuità di potenza economica e stile, la capacità di rinnovare la stagione del Triplete, e invece l’altro giorno ho letto la sua amarezza e i suoi dubbi, espressi tuttavia con grande correttezza, sulla rivelata debolezza economica dei cinesi".

Le difficoltà di Inter e Milan

"In realtà entra in campo la Sindrome cinese. Posso aggiungere che tutto questo accade perché i Nuovi non conoscono l’anima del calcio, non sarebbero mai pronti a gravi perdite non solo monetarie ma d’immagine (che vuol dire perdere credito) perché non sí spiegherebbero il fenomeno. Perché il calcio è un fenomeno e un club ha bisogno di avere alle spalle una famiglia consapevole, non un fondo. Fino a prova contraria. (Ho l’impressione che prima o poi il Milan s’affiderà a un italiano, a un altro Berlusconi. Il cuore di Silvio è cosí grande che en cas de malheure salverebbe Milan e Inter insieme, senza fonderle, naturalmente, ma in nome di un “Milàn l’è un gran Milàn” diventato il mantra famigliare)".