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Con il suo gol a pochi secondi dall'ingresso in campo, l'Inter ha messo la freccia nel successo esterno in rimonta alla Sardegna Arena contro il Cagliari. Danilo D'Ambrosio, in gol nel 'lunch match' delle 12:30, ha analizzato il successo dei nerazzurri ai microfoni di DAZN: "Sono contento per aver fatto gol e per aver messo una partita abbastanza difficile sulla giusta strada. Credo che la cosa fondamentale oggi fosse vincere. Abbiamo trovato un campo in salita, nonostante le tante occasioni che abbiamo creato non siamo riusciti ad andare in vantaggio. Anzi, siamo andati in svantaggio. Poi siamo stati bravi e compatti a reagire e ottenere i tre punti".
D'Ambrosio ha parlato delle scorie post eliminazione in Champions League: "È normale che, giocando ogni tre giorni, non sia facile essere al 100% e brillanti. Però quando poi, oltre a giocare ogni tre giorni, ci metti la mancata qualificazione agli ottavi di finale questo può compromettere sia mentalmente che fisicamente le cose. Il Cagliari non ha fatto tiri in porta se non il gol, noi abbiamo avuto tante occasioni. Non siamo stati né bravi né sono stati fortunati, comunque Alessio Cragno ha fatto parate importanti. Il campo era in salita però siamo riusciti a ottenere i tre punti".
Poi l'ingresso in campo a discapito di Gagliardini e Kolarov: "Sono scelte dell’allenatore, io cerco sempre di farmi trovare pronto. Oggi sono contento di essere stato al posto giusto nel momento giusto. Scudetto? Noi non è che non lo diciamo per scaramanzia o altro. Comunque il dominio che negli ultimi anni ha visto vincere la Juventus è evidente. Noi ci chiamiamo Inter e come ha detto il mister dobbiamo essere pronti a lottare fino alla fine. C’è un processo di crescita che dura da diversi mesi. Quest'anno giocando ogni tre giorni e non è facile. La delusione e l’amarezza per non aver raggiunto il primo obiettivo della stagione c’è prima di tutto da parte nostra: se fossimo stati un gruppo che non teneva alla maglia o remava contro non avremmo assolutamente vinto".
D'Ambrosioha poi aggiunto: "Io sento di giocare in una squadra forte, in una società forte e con un allenatore forte. Detto questo non siamo sicuramente i migliori, perché come abbiamo detto più volte quello che tira le somme e il campo. Se alla fine saremo primi in classifica vorrà dire che l’abbiamo meritato".
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