Da quando Josè Mourinho ha abbandonato l'Italia, il nuovo passatempo dei giornalisti italiani è divenuto accostare ogni giorno un nome nuovo, in quanto alla figura dell'allenatore, all'Inter.Ho deciso di elencarli in rigoroso ordine alfabetico, illustrando pregi, difetti e reali possibilità di arrivo sulla panchina nerazzurra.BEPPE BARESI: l'esperienza maturata come secondo di Mourinho, ha certamente arricchito il curriculum dell'ex difensore interista, ma purtroppo non ci sono dati concreti al suo riguardo. ACERBO
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DA BENITEZ A ZEMAN: IL TOTOALLENATORE ORMAI E’ DIVENTATO UNA BOUTADE
Da quando Josè Mourinho ha abbandonato l’Italia, il nuovo passatempo dei giornalisti italiani è divenuto accostare ogni giorno un nome nuovo, in quanto alla figura dell’allenatore, all’Inter. Ho deciso di elencarli in rigoroso...
BENITEZ: il tecnico dei Reds sarebbe soltanto una terza scelta nelle intenzioni del presidente Moratti. Il suo curriculum non risulta essere dei migliori dato che con una squadra del valore del Liverpool è riuscito solo a conquistare una Champions League nel 2005 grazie ad un suicidio del Milan già in vantaggio per tre a zero. Liverpool perciò rimane il suo ambiente preferito, dato che i suoi successi vanno di pari passo con le critiche che riceve ovvero zero! PERDENTECAPELLO: Don Fabio è un vincente di natura. L'unico uomo con gli attributi in grado di tenere testa ai giornalisti italiani sempre pronti a surriscaldare gli animi dello staff dell'Inter. Il suo curriculum parla per sè, campionati e Champions League non si vincono se non hai un'ottima conoscenza del calcio ed una preparazione tattica sublime. Gli sforzi per portarlo a Milano saranno ingenti, ma il presidente Moratti sà che è l'unico vero allenatore su cui poter contare e al quale affidare un organico di tale valenza. Il suo essere 'gobbo' conta poco e nulla, quando è chiamato a fare il suo lavoro lo esegue sempre con il massimo della professionalità. SPECIAL ONEDOMENECH: l'ultimo nome in ordine cronologico citato dalla stampa, rinomato ai più non per le sue vittorie in quanto allenatore ma per il fatto che nel '94 venne arrestato dalla polizia americana per aver tentato di vendere biglietti a metà prezzo per la partita del mondiale Corea del Sud - Bolivia. Certe cadute di stile non sono tollerate in casa Moratti. BAGARINOGUARDIOLA: il suo valore non si discute. Al primo anno sulla panchina del Barcellona, ha vinto tutto ciò che si poteva vincere. Ogni competizione è stata sua. Ottima conoscenza del mondo del calcio, scopritore di talenti e la sua squadra fa divertire mezza Europa. Questo nome non dispiacerebbe a Moratti ma sappiamo tutti quali sono le difficoltà che non gli permettono di abbandonare cosi facilmente la Spagna. LO SPECIAL DEL FUTUROHIDDINK: secondo serio candidato alla panchina dell'Inter. Uno dei sei allenatori della storia del calcio ad aver realizzato nell' 88 il triplete alla guida del PSV. L'unico intoppo nella trattativa che potrebbe portarlo all'Inter è la sua corretteza, e dato che ha già firmato un contratto con la Turchia, rescinderlo sarebbe molto difficile se non addirittura impossibile. SPECIAL TWOHODGSON: amato da Moratti come non mai, è un tecnico che si è sempre distinto per la sua gentilezza e per la sua classe. Anche i tifosi nerazzurri sono molto legati all'inglese ma un suo ritorno è alquanto improbabile. Le minestre riscaldate si sa non sono un granchè. PASSATOLEONARDO: dopo aver abbandonato il Milan, un bello sgarbo al presidente Berlusconi (che aveva sentenziato di non aver apprezzato il lavoro di Leo) ci starebbe tutto. Leonardo guidando una squadra dai mezzi tecnici molto limitati, è riuscito comunque a concorrere per lo scudetto sino a Marzo. Ha conquistato una qualificazione alla Champions League, alla sua prima esperienza da allenatore, ma per allenare l'Inter bisogna avere esperienza da vendere. VENDICATIVOMIHAJLOVIC: appena stato assunto dalla Fiorentina, sta cercando passo dopo passo di incrementare il proprio bagaglio personale allenando squadre di bassa media e alta classifica. GRADUALE PELLEGRINI: l'essere stato scartato dal Real Madrid, per quale motivo dovrebbe renderlo un candidato credibile per la panchina nerazzurra? SCARTOSIMEONE: il suo valore e l'amore dei tifosi nei suoi confronti non si discute. Tutti ricordano il 'cholo' e le sue partite memorabili a San Siro, ma molti non dimenticano il 5 Maggio. Ha vinto un campionato alla guida del San Lorenzo in Argentina, ma si sa che il calcio sudamericano è tutt'altra cosa rispetto a quello europeo. Non ha ora come ora le basi per poter allenare la squadra campione d'Europa, ma di certo un'esperienza in Europa lo potrebbe arricchire. FUTUROSPALLETTI: l'ex tecnico della Roma in Russia sta facendo un gran bene alla guida dello Zenit San Pietroburgo. Ora come ora è impegnato al massimo e non ha tempo di pensare a certi rumors di mercato. Di certo il clima freddo e la mancanza di stimoli, come quelli che possono derivare dal campionato italiano potrebbero portarlo ad abbandonare le fredde langhe russe. Per ora rimane soltanto un'idea e niente di più. QUASI IRREALIZZABILETEN CATE: come avrebbe detto il grande Maurizio Mosca "Ten Cate chiiii???". Non vale neanche la pena spendere le parole su di un rumors appena accennato di uno che al massimo ha vinto un campionato in Grecia quest'anno dopo un'esperienza ventennale come allenatore. ECTOPLASMATICOZEMAN: il suo essere 'anti juventino' gli fa guadagnare consensi in ogni dove. Ma in quanti hanno capito che le parole di Massimo Moratti sono state solo una semplice e pura provocazione dette da un uomo che ha praticamente vinto tutto? PROVOCAZIONEZENGA: rivederlo a San Siro in panchina e non in porta sarebbe una grandissima soddisfazione. Ma tale soddisfazione deve essere un punto di arrivo per Walter, non uno di partenza. Allenatore giramondo, ha sempre guadagnato consensi in ogni luogo dove ha portato le sue doti. Serio, aggressivo e ambizioso ora tenta l'avventura alla guida dell' Al Nassr. Sarebbe davvero una bella immagine, ma è ancora molto molto presto. INEBRIANTE
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