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Da una parte Antonio Conte, sempre più proiettato verso la conquista dell'Inghilterra del calcio e del titolo della Premier League al suo primo anno all'estero; dall'altra, Diego Pablo Simeone, che dopo sei anni all'Atletico Madrid, un titolo della Liga e due finali di Champions League con i Colchoneros, potrebbe decidere di iniziare un altro ciclo altrove; infine Luciano Spalletti, che è con ogni probabilità al termine della sua (seconda) parabola alla Roma. Non dimenticando Marco Silva e Jardim, che però al momento sembrano essere indietro nella lista. L'Inter di Suning sfoglia la margherita alla ricerca del prossimo allenatore nerazzurro. Senza contare che su quella panchina siede ancora Stefano Pioli, almeno fino al termine della stagione, e che, seppur con minime speranze, non ha voglia di mollare e di lasciare l'incarico così facilmente.
La pista più difficile sembra essere quella che porta ad Antonio Conte: l'ex allenatore della Juventus, sebbene sia probabilmente il preferito da Suning, è vicino alla vittoria del titolo della Premier League con il suo Chelsea, soprattutto dopo la vittoria di ieri per 4-2 contro il Southampton allo Stamford Bridge. Un trionfo che potrebbe avvicinarlo ancor di più al rinnovo (e adeguamento) di contratto con i Blues, con la voglia di affermarsi anche in campo europeo. Ecco perché l'ipotesi di un ritorno in Italia pare al momento da escludere, anche se nel calcio non si sa mai.
Difficile, anche se più praticabile, la strada in direzione Diego Pablo Simeone: il Cholo allena l'Atletico Madrid dal 2011 e ha contribuito, con il decimo titolo in patria per i Colchoneros e due finali di Champions League, a riscrivere la storia del club della capitale spagnola. A Madrid farebbero follie per trattenerlo a vita. Resta da vedere, però, cosa ne penserà lo stesso Simeone, che a fine stagione, dopo magari un'altra finale (o una coppa alzata al cielo) potrebbe anche decidere di provare nuove strade e concludere il suo straordinario ciclo al Calderòn. In quel caso, come da lui stesso più volte confermato, l'Inter sarebbe in netta pole position. La possibilità di riportare in alto la squadra con cui ha giocato con amore e passione potrebbe essere un incentivo non da poco per il Cholo, che con le sfide ci convive da sempre.
Un discorso che potrebbe essere fatto anche per Luciano Spalletti, al momento il profilo più raggiungibile per l'Inter. Questo perché, a differenza degli altri due contendenti, il suo secondo ciclo alla Roma è quasi certamente giunto alla conclusione, anche per stessa ammissione dell'allenatore, che ha più volte ribadito di voler lasciare la capitale in caso di mancata vittoria di un trofeo. La prospettiva di allenare una grande come l'Inter e di avere la possibilità di ricostruire l'ambiente nerazzurro potrebbe essere un orizzonte allettante per Lucianone. Qualche contatto indiretto c'è già stato, a lui l'opzione interista sarebbe graditissima.
Infine, Jardim e Marco Silva. Due profili che piacciono a Suning, che però al momento preferirebbe provare ad arrivare ai top citati prima. Il primo sta facendo grandi cose con il Monaco e sfiderà la Juventus nella semifinale di Champions League, oltre a essere al primo posto in Ligue 1. La sua squadra è il miglior attacco d'Europa, con giocatori rinati (vedi Falcao) e giovani dal talento immenso che già fanno gol alle grandi d'Europa (vedi Mbappé); il secondo, invece, ha preso in mano un Hull City quasi disastrato e condannato alla Championship. Con un ritmo da Europa, però, sta portando le Tigers verso una lotta salvezza quasi insperata.
L'Inter sfoglia la margherita per scegliere il nuovo allenatore: da Conte a Spalletti, passando per Simeone, Jardim, Marco Silva e Pioli. Chi sarà il prescelto?
(Fonte: Tuttosport)
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