- Squadra
- Calciomercato
- Coppa Italia
- Video
- Social
- Redazione
primo piano
L'infortunio, ennesimo in questa stagione, di Julio Cesar ha regalato al suo secondo la possibilità di mettersi nuovamente in luce e di riscattare le prove non convincenti del òpassato scorcio di anno giocato con i nerazzurri. Eppure Castellazzi, portiere che veniva ritenuto una riserva di lusso per le parate e i miricaoli effettuati quando ancora giocava con la Samp, non è riuscito a rispondere presente. Nessuno mette in dubbio il valore personale del giocatore, ma il ruolo di portiere in seconda nasconde in sè trabocchetti che lo rendono più difficile di qualsiasi altro ruolo di riserva. Infatti il portiere non titolare non ha la possibilità di entrare in forma a campionato in corso sfruttando le presenze in campo per migliorare la propria condizione, ma deve essere in grado di farsi trovare pronto alla prima occasione, sia dal punto di vista fisico che da quello mentale. Chi difende i pali non deve solo saper respingere i palloni che gli arrivano, ma anche guidare e coordinare la propria diffesa, garantendo sicurezza ed ordine al reparto. Ebbene Castellazzi non è stato in grado fin qui di fare tutto ciò; nella partita di ieri si è fatto trovare fuori posizione sulla spizzata di Pazienza, ha sbagliato diversi interventi inn presa alta (di sicuro non uno dei pezzi forti del suo repertorio) e per di più ha peccato nella comunicazione con i compagni vedesi le incomprensioni co Lucio, Chivu e Cordoba. In sostanza non è un portiere che da garanzie di sicurezza alla sua difesa. Da quando Julio Cesar è ai box, l'Inter ha pressochè preso gol ad ogni partitra disputata, perdendo quella imbattibilità che il connubio difesa-portiere ha sempre garantito ai colori nerazzurri. Visti i nuovi problemi muscolari del portierone brasiliano, sembra quindi necessario tornare sul mercato, ma bisogna farlo con intelligenza. Infatti non si può acquistare un portiere che poi vada a comportarsi allo stesso modo dell'onesto Castellazzi. Bisogna trovare un giocatore disposto a farsi trovare pronto nelle occasioni in cui verrà chiamato in causa, pur sapendo che al rientro di Cesar dovrà sedersi in panchina senza creare tensioni, ma accettando la decisione del tecnico. Ecco perchè la pista Viviano sembra essere difficile, a meno di non voler mettere il portiere della Nazionale in una situazione di difficoltà accendendo una forte rivalità e competizione per la maglia numero uno.
© RIPRODUZIONE RISERVATA