- Squadra
- Calciomercato
- Coppa Italia
- Video
- Social
- Redazione
primo piano
Le parole di Danilo D'Ambrosio alla fine della gara con il Torino sono un messaggio alla squadra e all'ambiente nerazzurro:
-Definizione e forma di questa vittoria dell'Inter, era quello che ci voleva?
Chi gioca all'Inter si deve abituare alle chiacchiere, essere pronto ad essere portato alle stelle quando le cose vanno bene e bastonato quando i risultati non arrivano. Questo per quanto riguarda l'esterno. Noi all'interno siamo molto più equilibrati di quello che si pensa. Abbiamo un allenatore che chiede tanto e sta cercando di alzare l'asticella. Essere secondi è la risposta a tutte le chiacchiere.
No perché da come parla con noi tutto sembra tranne una persona che non voglia rimanere con questo gruppo. Chiaro che è un allenatore esigente e chiede tanto a noi e a tutti quelli che fanno parte dell'Inter. Come ho detto prima sta cercando di alzare l'asticella sotto tutti i punti di vista.
-Quando si arrabbia vi spaventa o no?
In alcune partite, giustamente, ha ribaltato lo spogliatoio. Però sappiamo che le sue richieste sono importanti. Nel senso che ti fanno crescere individualmente e collettivamente. Lui sa come vincere e cerchiamo di seguire i suoi consigli.
-Tu dove vorresti giocare?
L'importante è vincere e fare i tre punti. È cambiato il modo di ragionare, c'è davanti il gruppo, non l'io e l'Inter prima di tutto. Poi dipende dalle circostanze. Fare il terzo è un ruolo che mi si addice. Ma posso fare anche il quinto in alcune partite. Concorrenza? Deve essere alta in un club come l'Inter, giusto. Serve ad arrivare in alto.
-Schema sul gol di Young?
A volte prepari tante cose, ma sono stati bravi i singoli. Sono stati bravi Sanchez e Brozovic a trovare tutti al punto giusto. Sembrava uno schema ma non lo era. La tattica arriva fino ad un certo punto, sono i giocatori che determinano le azioni.
-Pazza Inter, ma dobbiamo essere meno pazzi ha detto Conte. Perché ci siete riusciti fino ad un certo punto?
Ci siamo complicati la vita da soli, fa parte di un processo di crescita. Non siamo stati bravi a tenere il risultato e a soffrire fino alla fine. Sappiamo, noi e il mister, di poter migliorare ed è su questo che dobbiamo lavorare.
(Fonte: Skysport)
© RIPRODUZIONE RISERVATA