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Tutto per e con l’Inter: ecco chi è Danilo D’Ambrosio. E quei rifiuti importanti…

Alfio Musmarra

L'editoriale di Alfio Musmarra: Danilo D'Ambrosio lascia l'Inter dopo una vita in nerazzurro. Un ritratto di un giocatore esemplare

Ormai è certificato l’addio di Danilo D’Ambrosio, a cui la società ha deciso di non rinnovare il contratto.

A settembre avrebbe compiuto 35 anni. Conclude la sua esperienza all’Inter dopo 9 anni e mezzo di militanza in nerazzurro. Un anno dopo, sempre a gennaio sarebbe arrivato Marcelo Brozovic da Zagabria.

Erano gli anni dei Kusmanovic, Belfodil, Ricardino Alvarez e del gabbiano Jonathan e mi fermo qui.

Anni difficili, complicati, dove per prendere M’Vilà ( avessi detto), bisognava contare i centesimi, col giocatore sotto la sede ad attendere di chiudere.

Con l’Inter Danilo ha toccato il fondo per poi risalire. Mai una polemica, mai una parola fuori posto. Non sarà stato Maicon, neppure negli eccessi di Maicon…ma ha sempre onorato la maglia, diventando negli anni un punto di riferimento per i giovani e i nuovi acquisti.

Spesso e volentieri ci ha messo la faccia in post partita difficili da commentare, dove tutti si nascondevano.

Negli anni è diventato una colonna anche fuori dal campo. Dalla polvere all’altare è riuscito a vincere uno scudetto, due Coppe Italia, due Supercoppe Italiane. Ha disputato una finale di Europa League e di Champions League. Lo scorso anno ha rifiutato offerte economicamente più remunerative pur di restare all’Inter. Anche il Milan gli aveva fatto una proposta economicamente di gran lunga migliore, ma in un mondo dove ormai contano solo i soldi lui si è confermato essere diverso. Decidendo di rifiutare tutto. E pur di restare in nerazzurro ha accettato un’offerta economica inferiore rispetto anche al suo precedente contratto.


Nessuno vuole farne un martire, ci mancherebbe. E' solo ed esclusivamente cronaca.

E solo per questo per me Danilo avrebbe meritato di concludere la carriera nella sua squadra del cuore, anche giocando poco, pochissimo. Perché in uno spogliatoio c’è bisogno di qualche anziano che indichi la strada da seguire ai più giovani, che conosca l’ambiente in tutte le sue sfaccettature e che nel caso sappia intervenire quando serve.

Se ci fate caso in questi stiamo perdendo un po’ tutti gli elementi della rosa indicativi in questo senso: Ranocchia, Skriniar (che oggi vediamo sotto un altro aspetto ma che prima del Psg sarebbe diventato il nuovo capitano), Perisic stesso, in attesa di capire cosa accadrà con Handanovic.

La lettera di addio di Danilo sul proprio profilo Instagram è lo specchio della sua esperienza in nerazzurro: umile, innamorato della maglia, quasi imbarazzato nel dover esternare le proprie emozioni.

In un calciomercato dove si parla sempre di chi deve arrivare in maniera ossessiva-compulsiva e poco di chi se ne va, sarebbe bello tributargli il giusto affetto. L'affetto che il popolo interista sa dare a chi ha sempre dato tutto. E quello che sta venendo fuori sui social è la cartina di tornasole per chi si è sempre comportato bene. Sarebbe stato bello veder chiudere la carriera di Danilo in altro modo, perché lo avrebbe meritato.

Sono convinto che la società saprà intervenire nei giusti modi, perché magari se non da giocatore D’Ambrosio potrebbe rivelarsi molto utile in altre vesti.

Grazie Danilo per questi 9 anni e mezzo, densi di emozioni. San Siro ti aspetta per salutarti come avresti meritato.