Vigilia di Champions League per l'Inter, che domani affronta lo Shakhtar Donetsk. In conferenza stampa, al fianco di Simone Inzaghi, c'è Matteo Darmian.
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Darmian: “Inter, voglio continuare a migliorare. Nazionale? Mi farebbe piacere”
Il difensore nerazzurro ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match di Champions League contro lo Shakhtar Donetsk
Il tuo rendimento è sotto gli occhi di tutti: ti aspetti una chiamata in Nazionale?
"Quello che posso dire io è che sento la fiducia dei miei compagni, del mister e della società. Questo mi spinge a venire al campo giorno dopo giorno e cercare di migliorarmi e, quando vengo chiamato in causa, di dare il mio contributo per aiutare la squadra a raggiungere gli obiettivi. Se poi dovesse arrivare anche una chiamata dal ct della Nazionale mi farebbe molto piacere, ma devo continuare a lavorare e fare bene come stiamo facendo in questo periodo, non solo io ma tutta la squadra".
Come si fa a non far sentire l'assenza di Hakimi?
"Penso che sostituire un giocatore importante come è stato lo scorso anno per noi Hakimi è difficile, se non impossibile, è un giocatore tra i più forti nel ruolo. Cerco sempre di dare il massimo quando scendo in campo e di aiutare la squadra, seguendo le indicazioni del mister. Per ora ci stiamo riuscendo, non solo io ma tutta la squadra, stiamo facendo delle buone prestazioni. Dobbiamo continuare su questa strada".
Sei migliorato tantissimo negli ultimi due anni.
"Sicuramente è merito del lavoro, poi io ho qualche anno di esperienza e questo mi ha aiutato a crescere sotto tutti i punti di vista, umano, tattico e tecnico. Ogni anno mi è servito per crescere e migliorare, ma non c'è un'età per fermarsi: il mio obiettivo è quello di continuare a crescere, ed è quello che faccio giorno dopo giorno".
Che effetto fa passare dal Parma all'Inter con lo scudetto sul petto e a giocarsi l'accesso agli ottavi di Champions League?
"Quando ho deciso di trasferirmi a Parma ero convinto della mia scelta, arrivavo da un paio di anni dove non giocavo tantissimo, la mia volontà era quella di tornare a giocare. Poi è arrivata la chiamata dell'Inter: sono stato orgoglioso e non ci ho pensato un attimo ad accettare. L'anno scorso è stato un percorso bellissimo, culminato con la vittoria dello scudetto, ma sicuramente c'è voglia di migliorare: la partita di domani potrebbe essere importante anche sotto questo punto di vista".
Tanto clamore mediatico sulle tue prestazioni, nonostante tu abbia esperienze in Nazionale, in Serie A e in Premier: colpa del tuo essere "troppo educato"?
"Non penso sia una colpa: cerco di essere me stesso in ogni situazione, in campo e fuori, con i miei compagni, con la stampa. Questo sono io, e sono orgoglioso di questo".
Dopo tre 0-0 consecutivi contro lo Shakhtar, c'è il rischio di un blocco psicologico?
"Penso che per noi non debba essere un limite, dobbiamo scendere in campo concentrati, con la giusta determinazione, come fatto domenica sera, consapevoli che affrontiamo un avversario difficile, a cui piace tenere il possesso palla. Con il giusto atteggiamento e con la giusta attenzione possiamo metterli in difficoltà e cercheremo di fare gol, che è quello che ci serve per vincere la partita".
FCIN1908 - A livello di Champions League, in cosa vi sentite diversi rispetto allo scorso anno?
"Abbiamo un anno in più di esperienza, consapevolezza in più che non deve sfociare in presunzione. Dobbiamo restare umili, concentrati, e cercare di fare del nostro meglio domani: sappiamo quanto è importante questa partita".
Stai giocando con continuità, e questo ti sta aiutando a migliorare.
"Quello che posso dire io è che cerco di prepararmi sempre al meglio, sia quando il mister mi dà l'opportunità di giocare dal primo minuto sia quando devo subentrare. Non so quanto possa influire, cerco di mettermi a disposizione e di migliorare giorno dopo giorno, e il lavoro viene ripagato".
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