Il destino a volte ci mette, e molto del suo. Ecco il motivo per cui, Frank de Boer e l'Inter hanno incrociato le loro strade. La società nerazzurra, infatti, sembra essere prorpio la destinazione ideale per il tecnico olandese, in quanto, è arrivato in una realtà che da sempre produce giovani di grande qualità grazie al lavoro iniziato da Ausilio e Paolillo e adesso continuato da Samaden. Diversi di questi ragazzi non hanno trovato spazio e fortuna in nerazzurro perché sono stati ceduti troppo presto per motivi di bilancio (Bonucci, Destro, Duncan e Benassi, solo per fare qualche esempio), mentre altri (Balotelli, Santon e Biabiany) hanno collezionato più presenze e vinto trofei. Gnoukouri (che aveva già giocato in prima squadra) e Miangue fanno parte della nuova generazione: entrambi sono reduci dai trionfi con la Primavera e sono stati pagati circa 100mila euro ciascuno. Adesso il valore di entrambi è decisamente maggiore, ma se continueranno a giocare così, lieviterà ulteriormente. Gabigol non può certo essere considerato un giovane da lanciare visto che è stato pagato 29,5 milioni, ha vinto l’oro alle Olimpiadi ed è stato convocato nella Selecao, ma comunque preferirlo a Jovetic e Palacio e farlo esordire sull’1-1 in un match da vincere, ha denotato una certa filosofia da parte dell’olandese che utilizza i giocatori in base a come lavorano in settimane, senza guardare la carta d’identità.
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De Boer ha trovato il suo Habitat. L’Inter produce giovani e lui…
La società nerazzurra sembra essere il posto ideale per il tecnico olandese
(Corriere dello Sport)
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