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Gli attestati di stima arrivati a de Boer, da tutta la dirigenza nerazzurra, hanno fatto sì che il tecnico olandese continui a non sentirsi sotto esame ma che il discorso, ora, possa essere ribaltato ai giocatori. Nel senso che, forte del successo e della prestazione contro il Torino, corroborato dagli attestati di fiducia della proprietà del club, il tecnico olandese non solo si promuove ma adesso attende risposte dai suoi uomini. Del resto, gli argomenti per mettersi in cattedra glieli hanno dati proprio le ultime partite, sia quella persa con l'Atalanta sia quella vinta con il Torino. Insomma, la responsabilità è innanzitutto dei giocatori. De Boer ha scelto di fare a meno di chi in questo momento non lavora nel modo giusto o non mette al primo posto la squadra. Se Kondogbia e Yao sono out per guai fisici, Felipe Melo, Jovetic e Gabigol non sono stati convocati per scelta tecnica. Dei primi due, l’olandese aveva già fatto abbondantemente capire di poterne fare a meno. L’esclusione pesante, invece, è quella del brasiliano, per cui Suning ha investito 29,5 milioni. Secondo De Boer è lontano dall’essere pronto e si sente così forte da certificarlo con le sue scelte.
(Corriere dello Sport)
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