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De Laurentiis: “Se il Var non richiama l’arbitro, gatta ci cova e si pensa male! Juve? Bisogna…”

Aurelio De Laurentiis torna a parlare dei problemi del Var: "Io credo si debba eliminare la discrezionalità dell’arbitro"

Redazione1908

Aurelio De Laurentiis, intervistato dal Corriere dello Sport, è tornato a parlare del Var e delle dichiarazioni di Francesco Totti, che ha parlato di uno scudetto già assegnato alla Juventus, con le altre in corsa solo per il secondo posto:

Ha ragione Totti a dire che in Italia si gioca per i posti dal secondo al quinto? 

«No, no, no. Il Var è stato introdotto per rendere giustizia ai club, affinché gli errori degli arbitri siano evitati. Se però non si crea un automatismo per il suo utilizzo e se la commissione del Var non obbliga l’arbitro a visionare le immagini, ma tutto viene lasciato alla pura discrezionalità, allora si rischia di non finire mai con il gioco del pensar male».

Lo scorso anno il Var non ha funzionato a dovere e lei ha pensato male? 

«Non è il problema di pensar male. È chiaro però che ci sono molte cose che non quadrano. In Italia e in altre organizzazioni nei sorteggi qualcosa non quadra (riferimento al recente sorteggio Champions dell’Uefa? ndr). Io credo si debba eliminare la discrezionalità dell’arbitro. Il direttore di gara deve essere uno che verifica sul campo la liceità del gioco, aiutato da una moviola guidata da un gruppo di arbitri. Se tutto tace e non viene chiamato a verificare certi falli o certe decisioni, gatta ci cova...».

Provocazione: se il Var funzionerà bene, non è scontato che la Juventus vinca il campionato? 

«Non voglio dire la Juve o non la Juve... Bisogna rendere giustizia agli forzi di 7-8 club che devono veder ripagati i loro investimenti, certamente superiori a quelli delle società minori. Tutto qua».

Sia sincero: lei pensa allo scudetto? 

«Penso che sia molto importante aumentare la competitività del proprio club e per poterlo fare bisogna aumentare il fatturato. Come si fa? Arrivando il più lontano possibile, e magari vincendo, una delle due coppe europee. Meglio se la Champions. Il vero obiettivo è questo. Poi se uno riesce anche a conquistare lo scudetto... Lo scudetto però passa da molte più partite: in Serie A sono 38 contro le 13 della Champions. A Napoli esiste il grande sentimento della cabala. Come fai a non pensare di poter vincere lo scudetto? Devi assolutamente credere di potercela fare. Però razionalizzando il processo dico: vincere il tricolore non mi fa fatturare di più; vincere la Champions invece mi fa fatturare di più e mi consente di acquistare giocatori più importanti per il Napoli. Questo però non vuol dire che io non voglia vincere lo scudetto».

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