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Shakhtar, De Zerbi: “Inter più forte dell’anno scorso per questi motivi”
Domani l'Inter di Simone Inzaghi affronterà lo Shakhtar in trasferta per la seconda giornata della fase a gironi di Champions League. Così l'allenatore degli ucraini, Roberto De Zerbi, ha parlato a Sky Sport verso il match:
Come va qui a Kiev?
“Bene, si fa tutto sott’acqua, si gioca sempre ogni 3 giorni, volevo questo. Sta andando bene, mi trovo bene e mi sto divertendo, la squadra è forte. Non siamo ancora chiaramente al top, siamo i costruzione ancora, ho tanti giovani. L’idea di gioco è cambiata, stiamo facendo bene e siamo sulla strada giusta”.
Che partita sarà domani?
“Alcune volte l’avversario ti obbliga a difenderti basso. L’idea di partenza non è quella, sapete cosa penso, ma l’Inter è forte, molto forte nella testa rispetto a un anno fa esattamente. Vincere lo scudetto credo sia stato determinante per tanti giocatori, per quanto fatto in queste tre partite”.
Già forte questa Inter?
“Credo di sì nella convinzione e consapevolezza di essere forte. Lukaku e Hakimi sono due grandissimi, li hanno anche rimpiazzati con altri giocatori con altre caratteristiche e sono fortissimi”.
Trubin recupera in porta?
“La formazione non te la do. Piatov ha fatto benissimo, è una garanzia. Non è al 100%, faccio partire Piatov perché se lo è meritato e guadagnato. Lui ha dimostrato di stare bene e avere l’entusiasmo di un ragazzino anche su idee diverse. Trubin diventerà un grandissimo portiere e per noi è un valore aggiunto”.
Scivolata in Champions con lo Sheriff?
“Prima dico una cosa sul Monaco. È stata una delle prime volte dove non meritava di pareggiare una mia squadra, meritava di perdere. Una volta che mi è andata meglio, ho letto che si è creata della polemica, non è stata apprezzata la vittoria col Monaco che oggi è una squadra superiore. Con lo Sheriff è stata strana, ci è andato tutto storto, qualcosa in più potevamo fare. Ci sono squadre molto fisiche che giocano sulle seconde palle, anche a Sassuolo con squadre simili andavamo in difficoltà, fa parte del percorso di una squadra giovane per diventare forte”.
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