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De Zerbi: “Inter, altra dimensione rispetto allo Shakhtar. Inzaghi uomo giusto”

De Zerbi: “Inter, altra dimensione rispetto allo Shakhtar. Inzaghi uomo giusto”

Le dichiarazioni dell'allenatore dello Shakhtar in conferenza stampa verso la sfida contro l'Inter di domani

Alessandro Cosattini

Alla vigilia della sfida di Champions League contro l’Inter, l’allenatore dello Shakhtar Roberto De Zerbi ha parlato oggi in conferenza stampa. Ecco le sue dichiarazioni: “L’Inter è una squadra forte, era forte l’anno scorso e aver vinto il campionato è stato importante, vedo più convinzione e consapevolezza della propria forza. Noi cerchiamo di fare la partita che facciamo con tutti, la nostra. Siamo cambiati rispetto all’anno scorso e vogliamo mettere in difficoltà tutti gli avversari che affrontiamo. A volte riesce quasi tutto come con la Dinamo, dobbiamo cercare di migliorare sempre di più, c’è tanto da costruire”.

Com'è cambiata dopo l'addio di Conte, Lukaku e Hakimi?

"L’Inter ha perso Lukaku e Hakimi e li ha rimpiazzati con giocatori forti con caratteristiche diverse. Ha perso Conte e ha preso Simone Inzaghi che è altrettanto bravo e giovane, alla Lazio in Italia ha fatto bene. Vincere aiuta a essere più forte, ti senti più consapevole, sei più convinto e sai qual è la strada giusta. L’Inter la vedo più forte, più solida, più forte mentalmente”. 

La sfida con Inzaghi e la pressione di affrontare una squadra italiana?

"Inzaghi l'ho incontrato parecchie volte, è andata bene sia a me che a lui, lo stimo come allenatore. Era l'allenatore giusto per l'Inter in questo momento. Io non sento la pressione, sono sicuro verso domani. Sono italiano e ne sono orgoglioso, ma sono anche orgoglioso di lavorare allo Shakhtar. Con la pressione devi conviverci se vuoi fare questo lavoro. La mia testa è rivolta a domani al 100% e poi alla Dinamo, dobbiamo fare bene in Europa e ribaltare le gerarchie in Ucraina".

È già una sfida decisiva per una delle due dopo le sconfitte della prima giornata?

"L'Inter parte in maniera diversa da noi, loro hanno giocato col Real e noi con lo Sheriff, ma siamo due realtà completamente diverse. Non so l'atteggiamento che avrà l'Inter, ha subito qualche gol in più, ma ne ha fatti tanti tanti. L'Inter sta facendo bene, le ho viste quasi tutte, anche con l'Atalanta che è fisica e forte e l'Inter ha fatto una grande partita. Non credo cambierà il loro atteggiamento, noi dobbiamo essere pronti a tutte le possibilità". 

La formazione per domani?

"Prima preferisco darla ai giocatori la formazione, poi non mi faccio problemi a dirla. Questa volta non voglio dire nulla delle scelte".

Cosa deve fare lo Shakhtar per vincere la partita?

"Fare tutto può anche non bastare per vincere, l'Inter è più forte. Ma anche lo Shakhtar era più forte dello Sheriff e ci hanno battuti, si parte sempre da 0-0. Lo Shakhtar deve essere organizzato e avere coraggio, deve divertirsi per giocare al 100%, ci vuole un'alta gioia nel giocare. Non è detto che basti per vincere, l'Inter ha giocatori forti. Noi tutte le partite vogliamo fare di più di quello che dice la carta".

Che effetto fa vedere la Serie A da lontano, senza farne parte?

"La Serie A la seguo come la Liga, come altri campionati. È il campionato del mio paese e lo guardo con ancora più interesse. La Juve la seguo per Locatelli, la Sampdoria per Locatelli, tutti i miei ex giocatori li guardo con interesse. Poi c'è anche l'interesse di sapere cosa fanno le squadre che affrontavo qualche mese fa, come sono entrati i nuovi allenatori da Mourinho a Sarri, da Spalletti ad Allegri, mi interessa molto".

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