È notizia di ieri che l'Inter ha emesso un bond della durata di 5 anni del valore di 300 milioni di euro per rifinanziare il proprio debito. Come riportato da Marco Bellinazzo su Goal.com, la situazione dei nerazzurri è definita, anche in contrapposizione con quella che sta coinvolgendo il Milan:
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Debito Inter, Bellinazzo: “Situazione diversa dal Milan, Suning garanzia. Il progetto…”
Il giornalista de Il Sole 24 Ore ha parlato del rifinanziamento del debito
"La posizione generale di Inter e Milan va però distinta. La ricerca di nuovi investitori nasce da condizioni diverse. L’Inter ha scelto di rivolgersi a banche e finanziatori istituzionali sfruttando il volano di un rendimento sportivo e di un appeal in forte crescita. Il Milan invece è obbligato a trovare un altro finanziatore per non essere espropriato dal fondo Elliott. C’è da aggiungere tuttavia che l’esposizione debitoria più elevata, in questo momento, è proprio dei nerazzurri, frutto delle strategie di Suning".
IL PUNTO SULL'INTER - "Il club nerazzurro è nelle condizioni opposte del Milan. Vale a dire si presenta sul mercato con un indebitamento molto più alto del Milan, ma con una situazione societaria che ispira maggiore fiducia. Nei prossimi giorni la dirigenza nerazzurra effettuerà un road-show in Europa tra Londra, Parigi, Milano, Francoforte e Amsterdam presso investitori istituzionali per chiedere di sottoscrivere un bond da 300 milioni e di provvedere a un prestito cash di altri 50 milioni. Soldi che saranno utilizzati per sostituire come finanziatore Goldman e per far fronte ai bisogni aziendali".
ERA THOHIR - "Quando Erick Thohir è diventato proprietario si era obbligato a liberare Massimo Moratti e ha saldato i debiti dell’epoca grazie a un prestito da 230 milioni concesso da Goldman Sachs e da altri fondi a garanzia del quale sono stati posti contratti tv e commerciali, oltre che il marchio. I pagamenti già effettuati hanno ridotto questo debito a 208 milioni. La scadenza finale è posta al 1° luglio 2019. Ora l’Inter chiede al mercato 350 milioni per estinguere questo debito con una scadenza allungata al 2022 e cercando di ottenere il nuovo prestito a una tasso inferiore al vecchio (tasso variabile pari all’Euribor a 3 mesi oltre uno spread del 5,5%)".
CON SUNING - "C’è da dire però che l’indebitamento dell’Inter è in continua espansione per la politica di Suning di non fare aumenti di capitale fino a quando Thohir non cederà il suo 30%. Ad oggi i cinesi hanno prestato al club 298 milioni (con interessi variabili tra il 7,7% e il 6,5%), che aggiunti a quelli che verranno ristrutturati con il nuovo bond fanno 600 milioni di esposizione finanziaria. Il Financial fair play in realtà incentiva la strada dell’apporto di capitale proprio anziché quella dei prestiti fruttiferi. Anche perché questi ultimi generano oneri che pesano sul conto economico. Al 30 giugno 2017 nel bilancio nerazzurro ci sono spese per interessi per oltre 32 milioni legati al pagamento delle rate del “mutuo” concesso da Goldman Sachs e ai prestiti della stessa Suning".
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