Per quanto concerne il Milan, l’hedge fund di Paul Singer ha prestato a Li Yonghong i soldi necessari al closing. Nel dettaglio ha versato 180 milioni alla controllante con sede in Lussemburgo Rossoneri Lux (a un tasso dell’11,5%) e 123 milioni al Milan (al 7,7%). A Elliott, entro ottobre 2018, vanno perciò restituite queste somme, più interessi e arrangement fee, per un totale di oltre 350 milioni. In caso di mancato pagamento, la controllante Rossoneri Lux con tutti gli asset rossoneri posti al suo interno (brand, contratti commerciali e diritti tv) finirà direttamente nella mani di Elliot grazie alla più snella legislazione lussemburghese, senza dover passare attraverso le laboriose procedure esecutive italiane.
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DUBBI SU LI - "L’ad del Milan Marco Fassone per questo motivo ha firmato un accordo con BGB Weston, advisor londinese per la ricerca di una banca o un altro fondo che sia disposto a ristrutturare il debito rossonero (ci sarebbe già un soggetto interessato, Highbridge Capital Management, banca d’affari americana). I dubbi sulla consistenza del patrimoniale di Li Yonghong e l’atteggiamento negativo della Uefa sul voluntary agreement non agevolano il lavoro dell’advisor. Tuttavia, potendo contare sull’ipoteca del club e dei suoi asset principali, non dovrebbe essere proibitivo individuare un nuovo partner".
DIFFERENZE CON L'INTER - "Il Milan, infatti, non si trova sepolto sotto una montagna di debiti. Come previsto in concomitanza con il closing del 13 aprile 2017 gran parte dell’indebitamento finanziario del club (pari a 182 milioni totali al 31 dicembre 2016) è stato ristrutturato attraverso l’emissione di due prestiti obbligazionari per oltre 120 milioni emessi sulla Borsa di Vienna e collocati presso l’investitore Project Redblack riconducibile ai fondi Elliott e Blue Skye. Dunque, il Milan ha un indebitamento molto più contenuto rispetto all’Inter, ma è penalizzato da prospettive di recupero rese più incerte dalla situazione proprietaria. Il Milan ha un indebitamento più contenuto rispetto all'Inter, ma è penalizzato dall'incertezza intorno alla proprietà. Per l'Inter è il contrario: proprietà che ispira fiducia, ma anche indebitamento maggiore"
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