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Nei prossimi giorni, potrebbe andare in scena un interessante derby di mercato. Oggetto del contendere? Nikola Kalinic l’attaccante croato della Fiorentina il cui contratto in scadenza nel 2019 lo rende un elemento appetibile. La curiosità vuole, però, che né per i nerazzurri né per i rossoneri Kalinic rappresenterebbe la prima scelta. Anzi, sarebbe un’alternativa di sicurezza a Mauro Icardi e ad André Silva, una carta da utilizzare magari da Luciano Spalletti e Vincenzo Montella per «stimolare» il centravanti principale o per trovare un sistema di gioco diverso da quello originale. Ecco perché il d.g. viola Pantaleo Corvino non riesce a ottenere ciò che vorrebbe dalle due milanesi. Con un contratto in scadenza nel 2019, i 30 milioni richiesti dalla società della famiglia Della Valle sono ritenuti eccessivi a partire proprio dall’Inter. Nell’incontro di venerdì tra il d.s. Piero Ausilio e l’intermediario Fali Ramadani, è stato spiegato che i nerazzurri potrebbero anche cercare un vice-Icardi, ma non a quelle cifre. Perché in fin dei conti in casa c’è Andrea Pinamonti che fa ben sperare tutti in corso Vittorio Emanuele. E portarsi alla Pinetina un elemento da 30 milioni in una stagione in cui fino a gennaio si giocherà solo in campionato, sarebbe uno spreco. Quindi Ausilio ha sì chiesto informazioni, ha sondato il terreno e ha conseguito che su queste basi non ci sono margini di manovra. La media realizzativa del croato è stata ottima quest’anno: tra campionato e coppe ha segnato 20 gol in 42 presenze. A gennaio Fabio Cannavaro lo voleva al Tianjin Quanjian. Operazione incastrata e mai sbloccata per vari motivi. I cinesi offrivano 40 milioni, la Fiorentina adesso spera di ricavarne 30. La Viola dovrebbe ammorbidirsi parecchio agli occhi dell’Inter, dimezzando in pratica la richiesta per il cartellino del suo centravanti croato.
(Gazzetta dello Sport)
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