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Quando i tifosi dicono muro usano una parola che sulla sponda nerazzurra di Milano ha un significato vicino al sacro. Era il soprannome affibbiato a Walter Samuel: ricorda giorni felici, quando la difesa era un porto sicuro. E la squadra di Conte sta lavorando sulla possibilità di blindare la porta di Handanovic. Il perno centrale attorno al quale ruota tutto il resto è il quasi invisibile ma essenziale Stephan de Vrij.
Si è fatto conoscere tra i tifosi per umiltà e senso di responsabilità, ci sta mettendo attaccamento ed equilibrio, si vede, si sente. Per questo i voti per lui sono spessissimo superiori rispetto alla sufficienza. Non si è smentito neanche contro l'Udinese.
Il direttore di FCINTER1908.IT nelle sue pagelle gli ha dato 7 definendolo giocatore assoluto. D'accordo il Corriere dello Sport, stesso voto e dell'olandese scrive: "Letture chiare di situazioni ingarbugliate. Interventi precisi, mai un errore o un'incertezza. E' il leader della difesa". Gli altri due giornali sportivi gli danno 6.5. La Gazzetta dello Sport scrive di Stephan: "Puntuale come una tassa, per gli altri però. Non fallisce una scelta che sia una, neppure quando deve uscire o raddoppiare sui contropiede degli avversari". TuttoSport invece sottolinea: "Solito gigante in mezzo alla difesa, ormai non fa più notizia". Può darsi. Ma nei cuori nerazzurri un muro è per sempre.
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