LEGGI ANCHE
Chi sono i suoi modelli?
—«Julio Cesar e Handanovic. Allo sloveno cercavo di rubare ogni dettaglio in allenamento alla Pinetina. Lo seguivo con ammirazione a distanza. Qualche volta mi paragonano a Peruzzi. Forse per il fisico. È un grande complimento. Anch'io spero di arrivare in Nazionale, ma dopo gli Europei: adesso il gruppo è fatto. Non voglio viverla male, tengo lì questo desiderio come un sogno».
Lei ha fatto tanta gavetta: perché in Italia c'è poco coraggio conigiovani?
—«Contano i risultati più di ogni cosa. Serve un nuovo equilibrio: inserire i giovani dentro un gruppo consolidato. Bisogna responsabilizzare di più i ragazzi nei settori giovanili. Siamo un po dentro questo processo, anche se forse con pochi italiani. La Juventus sta lanciando giovani. L'Inter lo fa da qualche anno: Bastoni, Barella, Dimarco».
Il suo amico Dimarco.
—«Siamo coetanei, abbiamo fatto tutta la trafila nell'Inter. Ci ritroviamo insieme a due ex compagni del vivaio: Enrico De Micheli e Nicolò Gazzotti. Loro hanno fatto altri percorsi dopo la Serie C, ma certi legami restano per tutta la vita. I tornei di una settimana lontano da casa a 14-15 anni non si dimenticano mai, come una gita scolastica».
(La Stampa)
Se vuoi approfondire tutte le tematiche sul mondo Inter senza perdere alcun aggiornamento, rimani collegato con FC Inter 1908 per scoprire tutte le news di giornata sui nerazzurri in campionato e in Europa.
© RIPRODUZIONE RISERVATA