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Gianluca Di Marzio, nel suo editoriale per Tmw, ha parlato anche di Inter, di Stramaccioni, di Ranieri e del nuovo responsabile degli osservatori, prelevato dall' Udinese:
"Ho osservato con curiosità il primo giorno mediatico di Stramaccioni all'Inter, mi è piaciuto il piglio. Sicuro, autoritario, quasi incosciente. Chi lo conosce bene, assicura: diventerà un allenatore importante. Ha idee e fantasia sul campo, la sua metodologia negli allenamenti è divertente, persino il lavoro di forza viene fatto col pallone. Ma va seguito, in tutto e per tutto. Con i giovani è più facile, con i grandi sarà un test subito spietato.
Ecco perché forse sarebbe stato meglio aspettare, fargli proseguire il suo percorso calcistico con i tempi giusti. Così, il rischio di bruciarlo e bruciarsi è davvero enorme. Ecco perché Branca e Ausilio (l'uomo che ha insistito per prenderlo l'estate scorsa) avrebbero preferito rimandare la svolta a fine campionato. E poco prima dell'ora di cena, c'erano anche riusciti. Poi, dopo le nove, il presidente ha chiamato tutti e dato il via alla rivoluzione, troppo forte la tentazione di affidarsi a quel ragazzo che gli ricorda Mou e che a Londra gli ha restituito il sorriso. Quello che ha perso invece Claudio Ranieri, sicuro di arrivare fino a fine stagione e magari oltre.
Perché Moratti gli parlava di progetto, chissà se ci credeva poi veramente. I due comunque si sono lasciati bene, non è escluso che un domani le strade possano riunirsi: nella telefonata che ha sancito il divorzio, il presidente ha parlato con Ranieri di un ruolo dirigenziale, una sorta di filtro tra la presidenza e il club, vedremo se e come potrà essere eventualmente realizzabile. Intanto, all'Inter è arrivato un nuovo responsabile degli osservatori, Valentino Angeloni. Il suo lavoro all'Udinese era apprezzatissimo, così come apprezzata dall'Inter è stata la reazione dei Pozzo che hanno liberato il loro talent scout con rammarico sì, ma senza bloccargli la strada nonostante altri due anni di contratto. Angeloni era ed è abituato a viaggiare molto, spesso segnalato in Sudamerica".
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