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Arturo Diaconale, Responsabile della Comunicazione della Lazio, è intervenuto su Teleroma 56 per replicare a Piero Ausilio, che a sua volta aveva detto di aver sorriso dopo aver sentito l'accusa dello stesso Diaconale, su un eventuale spinta degli arbitri a Inter e Milan per compiacere le proprietà cinesi: “Sono contento che Ausilio, nonostante la successiva delusione dovuta alla sconfitta dell’Inter contro la Fiorentina, abbia trovato il tempo ed il modo di sorridere di fronte alle mie dichiarazioni post Genoa-Lazio. Io non ho bisogno di pubblicità… Le mie parole non volevano essere un’accusa, ma solo una difesa della regolarità del campionato e soprattutto della Lazio e dei suoi tifosi, autori tutti insieme di una stagione avvincente che ancora può regalare ulteriori soddisfazioni. Il lavoro di Inzaghi, dei giocatori, è sotto gli occhi di tutti, e merita di essere premiato dai risultati del campo. La società ed i sostenitori biancocelesti stanno facendo il resto, componendo un binomio indissolubile, unito, quindi pressochè perfetto. Per questo, il mio pensiero era rivolto ai verdetti che deve produrre il rettangolo di gioco, senza se possibile essere determinati da errori arbitrali frutto di direzioni di gara condizionate dalla classica e cosiddetta sudditanza psicologica dei fischietti italiani stessi. Tuttavia, aspetto Ausilio allo stadio Olimpico per Lazio-Inter del 21 maggio per salutarlo"
(Laziopress)
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